Brucellosi, controlli sui vitelli a rischio con la madre 'positiva'
Serrata ricerca e individuazione di misure intese a preservare il comparto bufalino
Prosegue l’azione di tutela e valorizzazione del patrimonio agrozootecnico della Campania, voluta dal Governatore Vincenzo De Luca, attuata dalla struttura commissariale del Generale Luigi Cortellessa attraverso una serrata ricerca e individuazione di misure intese a preservare il comparto bufalino, autentico valore identitario regionale. Mediante una scrupolosa osservazione delle specificità territoriali e la conseguente analisi delle diversificate configurazioni aziendali, ciascuna con proprie connotazioni, dopo aver accolto ed elaborato le proficue istanze rappresentate da oltre duecento allevatori Casertani, ricevuti dal personale della Struttura Commissariale sia durante gli incontri formativi itineranti sia presso lo Sportello di ascolto degli Allevatori, nel mese di febbraio è stato proposto un approfondimento, condiviso con l’Assessore all’Agricoltura, Nicola Caputo, e l’Unità di Prevenzione e Sanità Pubblica Veterinaria, diretta da Paolo Sarnelli, finalizzato ad una rinnovata definizione dei criteri di individuazione dei “figli a rischio” delle bufale infette da brucella.
La proposta, formalmente avanzata il 9 marzo, è stata positivamente accolta dalla Regione Campania, con una disposizione in cui il dottor Sarnelli ha chiarito che devono essere considerati “vitelli a rischio” quelli nati nei 6 mesi precedenti rispetto alla riscontrata positività per brucella della madre. A titolo esemplificativo, per una bufala risultata positiva il 1° gennaio 2023 sono considerati figli di animale infetto quelli nati dalla predetta a partire dal 1° luglio 2022. Nel quadro delle misure a sostegno del reddito degli allevatori, la Regione Campania ha confermato che tutti i vitelli nati entro i 6 mesi precedenti a partire dalla positività della madre alla brucella, potranno essere oggetto di indennizzo se inviati alla macellazione: nel rispetto dei termini previsti dalla D.G.R.C. n. 104/2022; entro le tempistiche di cui alla D.G.R.C. n. 104/2022, a decorrere dalla data di notifica dell’odierno provvedimento Regionale, anche per quelli tenuti in isolamento ed esclusi dalla riproduzione ai sensi della D.G.R.C. n. 207/2019. Nel complesso, si tratta di “passi in avanti” che - come quello odierno - scaturiscono dal fattore esperenziale della fase condotta del Piano e dal comune approfondimento profuso dai soggetti interessati, tra cui gli allevatori, protagonisti di una delle filiere agroalimentari più prestigiose del Paese.