rotate-mobile
Attualità Cancello ed Arnone

Speranza promuove piano brucellosi: "Patrimonio bufalino va tutelato"

Per il ministro i capi infetti vanno abbattuti. Anche Gallinella chiede commissario per emergenza

"In passato, la rigorosa applicazione delle misure sanitarie del programma di eradicazione della brucellosi e della tubercolosi bufalina, nei territori di Avellino, Benevento e Napoli, ha consentito di conseguire lo status di 'provincie indenni per brucellosi bovina e bufalina', deliberato dalla Commissione europea con decisione 385 del 2021. Mentre, nella sola provincia di Caserta, dobbiamo ancora concentrare i nostri sforzi di contrasto dell'epidemia". Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, rispondendo alla interrogazione del deputato Carlo Sarro di Forza Italia, sull'emergenza epidemica in corso negli allevamenti di bovini e bufali della provincia di Caserta che ha portato all'abbattimento di 140mila capi (il 97% dei quali risultati sani ai test post mortem) ed alla chiusura di circa 300 aziende.

"Al fine di valutare ogni iniziativa utile al superamento della situazione epidemica in atto, in particolare nella provincia di Caserta - ha ricordato Speranza - durante i lavori preparatori del nuovo Piano regionale sono state indette riunioni istituzionali alla presenza anche delle associazioni di categoria. Nel nuovo Piano, d'intesa con la Commissione europea, è stata prevista anche la vaccinazione di tutti i capi bufalini di età compresa tra 6 e 9 mesi, dopo l'abbattimento degli animali infetti, contro la brucellosi nei comuni cluster di Cancello ed Arnone, Castel Volturno, Grazzanise e Santa Maria in cui è concentrato l'84% dei focolai di brucellosi verificatosi negli ultimi 6 anni in Regione. La vaccinazione potrà inoltre essere eseguita in alcuni Comuni limitrofi il territorio cluster".

Speranza ha quindi aggiunto che "nonostante gli abbattimenti, il patrimonio degli allevamenti bufalini nel casertano negli ultimi 10 anni è rimasto consistente ed è patrimonio da tutelare. Il piano recentemente approvato, inoltre, prevede anche la liquidazione di indennizzi integrativi regionali di abbattimento per i soggetti iscritti ai libri genealogici della razza bufala mediterranea Italia. La strategia di eradicazione indicata dalla Commissione europea si basa su un principio molto semplice - ha spiegato ancora il ministro - il bestiame è sottoposto a test diagnostico, gli animali risultati positivi vengono eliminati dalla mandria con l'invio alla macellazione. Gli animali positivi rappresentano infatti un rischio permanente di infettare gli altri capi presenti nella mandria. Tale percorso è codificato da un punto di vista normativo, sia a livello nazionale che europeo (regolamento 429 del 2016, regolamento 689 del 2021). La macellazione dei capi positivi non è dunque un fatto opzionale - ha tenuto a precisare Speranza - ma un obbligo di legge. Il nuovo piano straordinario è stato approvato con delibera della Regione Campania numero 104 in data 8 marzo 2022 e prevede misure di lotta ed eradicazione sul territorio regionale di brucellosi, tubercolosi bufalina e malattie infettive diffusive trasmissibili anche all'uomo. Continueremo a porre in essere ogni sforzo a favore dei territori colpiti - ha assicurato in conclusione - e confido che la cooperazione tra tutti gli attori del sistema produttivo interessato possa in tempi rapidi rivelarsi risolutiva come avvenuto in altri ambiti territoriali".

Sulla vertenza bufalina è intervenuto anche il presidente della commissione Agricoltura Filippo Gallinella che ha ribadito come "per addivenire a una risoluzione concreta - aggiunge - è necessario un approccio multidisciplinare, nominando un commissario che sia magari un esponente delle forze armate e che sappia superare ogni tipo di ingerenza o pressione, rimanendo slegato da dinamiche territoriali, il più laico possibile, che collabori con le autorità locali e fondi il suo operato sulle conoscenze dell’attuale task force che, però, ha poteri e margini di intervento limitati. L’emergenza brucellosi, infatti, è in capo alla Regione Campania e rimane da anni irrisolta - prosegue Gallinella -. Credere di poter imbrigliare nelle maglie della burocrazia il contrasto ai patogeni significa condannarsi alla sconfitta. Per questo è necessario un controllo di rango superiore".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Speranza promuove piano brucellosi: "Patrimonio bufalino va tutelato"

CasertaNews è in caricamento