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Bonus dal Comune dopo lo sfratto, lasciano la casa come una discarica

La coppia di inquilini morosi ha ricevuto dall'Ente un sostegno da 500 euro

Cattivi odori, serrande e vetri rotti, rifiuti ed avanzi di cibo. Così la proprietaria di un appartamento di via Palermo a Cellole ha trovato il suo immobile dopo lo sfratto degli inquilini morosi.

La vicenda comincia a novembre quando, dopo appena un mese, la donna non ha percepito il canone per il fitto dell'abitazione, occupata da una coppia che non risulta residente nel Comune di Cellole. Un mese, poi due, infine tre e fino ad 8 mesi. Nel frattempo la donna ha avviato la procedura di sfratto per morosità. Fin qui nulla di strano. 

Al secondo accesso, lo scorso mese di maggio, è stato il Comune di Cellole a chiedere il rinvio dell'esecuzione al fine di poter erogare i fondi per garantire un'altra abitazione agli inquilini morosi. Soldi che sono stati versati con una determina del 30 maggio scorso quando l'Ente ha assegnato 500 euro al nucleo familiare individuando "le condizioni di fragilità della famiglia in questione". 

La casa è stata lasciata e nel corso dell'accesso effettuato solo qualche giorno fa la proprietaria ha trovato di tutto: odori
nauseabondi, serrande rotte, vetri rotti, sanitari otturati, sacconi neri, avanzi di cibo. Insomma oltre alle spese della procedura esecutiva dovrà sorbirsi anche quelle per bonificare e riparare i danni lasciati dalla coppia che potrà, invece, godersi il bonus assegnato dal Comune. 

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