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Bollette 'pazze', Comune portato in tribunale da 14 cittadini

Le citazioni riguardano tutte le tasse sui rifiuti: l'Ente nomina l'avvocato per difendersi

Bollette 'pazze', cittadini che scoprono per caso di essere in credito con l'Ente o avvisi a casa mai arrivati. Il Comune di Aversa, guidato dal sindaco Alfonso Golia, si ritrova a dover difendersi in ben 14 giudizi (tutti per la tassa di smaltimento dei rifiuti) dinanzi al Giudice di Pace del tribunale di Napoli Nord in seguito ad altrettanti atti di citazione di cittadini normanni. 

Una donna ha citato l'Ente perché si è accorta di avere un debito di 340 euro dopo aver chiesto un finanziamento; stessa cosa per un'altra donna che ha un debito col Comune di quasi 1200 euro scoperto solo dopo la richiesta di finanziamento.

Il Comune ha deciso di ricorrere in giudizio anche contro un altro cittadino che invece ha un debito di appena 54 euro (per la Tari 2014) scoperto dopo un estratto ruolo all'Agenzia delle Entrate. 

In tutti i procedimenti il Comune sarà difeso dall'avvocato Domenico Pignetti, dipendente dell'Ente con la qualifica appunto di avvocato. 

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