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Gli aumenti dello stipendi di sindaco ed assessore in un fondo per gli ex Lsu: proposta bocciata

Oliva: "Si sarebbero potute aumentare le ore per i servizi al cittadino e per il nonno civico"

“La maggioranza multicolore che amministra Aversa ha bocciato le nostre proposte di devolvere l’aumento delle indennità di sindaco, assessori e consiglieri in favore dello straordinario per gli ex lavoratori socialmente utili oggi dipendenti comunali al fine di poter intensificare i servizi al cittadino e quella di rintrodurre il “nonno civico” che sarebbe stato fondamentale per la sicurezza dei nostri figli, degli alunni all’entrata ed all’uscita delle scuole aversane. Ogni commento sarebbe superfluo, vergogna” afferma il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Alfonso Oliva, che aggiunge: “La proposta era quella di devolvere la percentuale di aumento della propria indennità di amministratori locali, a favore del fondo per lo straordinario degli LSU oggi stabilizzati quali dipendenti comunali”.

Da Lsu a dipendenti comunali al 50%

“Dopo la stabilizzazione gli ex LSU oggi dipendenti del comune di Aversa – ha spiegato Oliva - sono stati posti al 50% dell'orario lavorativo che equivale ad appena 700 euro netti mensili e che a causa dell'acclarata crisi economica in cui versa il Comune di Aversa, ad oggi in predissesto, ai predetti lavoratori dipendenti è stata negata la possibilità di ottenere l'integrazione salariale al 100%”. Ed ancora: “a causa delle decine di pensionamenti, avvenuti negli ultimi due anni, il Comune di Aversa, in sotto organico, si trova impossibilitato a far fronte alle richieste delle cittadinanza soprattutto negli uffici di front-office, nell'area dei servizi al cittadino, determinando così notevoli ritardi alle richieste della collettività e pedissequi disagi”. Alla luce della “legge di bilancio per il 2022 all’articolo 1 dei commi da 583 a 587 ha previsto che l’indennità di funzione dei sindaci, dei vicesindaci, degli assessori, dei presidenti dei consigli comunali e dei consiglieri siano adeguate a partire da questo anno, in relazione alla popolazione risultante dall’ultimo censimento ufficiale, nelle seguenti misure: “...45 % per i sindaci dei comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti”.

Le indennità di sindaco, assessori e presidente del consiglio

Sono variazioni “sensibili” quelle varate dal governo di Mario Draghi relativamente alle indennità dei sindaci. L’ex premier, sul finire dello scorso anno, aveva deciso di mettere mano agli stipendi dei sindaci, evidenziando come, il loro lavoro, fosse sottopagato. Con quelli dei sindaci sono aumentati della stessa percentuale anche i compensi dei vicesindaci, degli assessori e dei consiglieri comunali. L’aumento è stato votato anche dalle forze politiche che sulla protesta contro i costi della politica e i privilegi della “casta” hanno costruito le loro fortune elettorali. Nel 2021 il sindaco di Aversa (città compresa tra i 50.001 a 100mila abitanti non capoluogo) riceveva un’indennità di 3.718euro. Con la nuova legge il primo cittadino ha un’indennità, nel 2022, di 4.839,67euro e, nel 2023, di 5.412,72euro fino ad arrivare, nel 2024, a 6.210euro. Aumenti anche per il vicesindaco che passa da 2.788,87 del 2021 a 4.657,50 del 2024. Importo uguale per assessori e presidente del Consiglio comunale che passano da 2.231,09euro del 2021 a 3726euro del 2024. (f.p.)

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