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Attualità Piedimonte Matese

Bocca della Selva e commissioni nell'agenda politica di Piedimonte Matese

Il resoconto del consigliere Boggia dopo l'incontro in Municipio

Tanti i temi affrontati nella serata di ieri (23 febbraio) in Municipio a Piedimonte Matese alla presenza di esponenti di maggioranza e opposizione. A fare un punto sulla situazione è l'ex candidato sindaco e oggi consigliere comunale di minoranza Andrea Boggia. Quest'ultimo sottolinea di aver avuto la presidenza della Seconda commissione ma adesso si spera "che inizino a lavorare". 

Poi parla di 'Bocca della Selva': "Dopo la richiesta, ho incontrato gli Assessori competenti in materia (il Sindaco non era presente). Mi è stata comunicata l’idea di progetto, mutuata dal protocollo d’intesa con Cusano Mutri, che è sostanzialmente la stessa che si sussegue da quarant’anni. Tempi di realizzazione lunghi, e tempo non ne abbiamo più. Ho portato la mia proposta di un intervento rapido sull’impianto a fune, e attendiamo risposta".

E fa un bilancio dei 100 giorni di amministrazione Civitillo: "Le problematiche sono tutte lì. Degrado, disservizi, sicurezza. L’Amministrazione giustifica con l’attenzione ai grandi progetti. E’ stato presentato un piano triennale delle opere che, se diventasse realtà, cambierebbe volto alla Città. Ma, proprio per le caratteristiche degli interventi, andrebbe condiviso e valutato in Consiglio Comunale, punto per punto: con i tempi lunghi e incerti di realizzazione, c’è il rischio di “cambiare volto”, ma senza più un corpo: i giovani piedimontesi continuano ad andar via, senza urgenti risposte essenziali e preliminari".

Il consigliere ha poi presentato mozione su disagio giovanile, sicurezza, percorsi di inclusione, forum della gioventù e scuole, lotta al degrado, servizi di controllo del territorio. "Non sono grandi opere, ma risposte immediate di buonsenso, che al momento mancano".

E poi una proposta di delibera: "Sempre in ottica di supporto a chi sceglie di restare qui a vivere e lavorare, ho anche proposto l’adesione al progetto, finanziato con fondi europei, per recupero di terre incolte e immobili abbandonati da affidare ai giovani piedimontesi che vogliono valorizzarli e costruire nuove attività. Lo ribadisco: possiamo immaginare tutti i mega interventi che vogliamo, ma prima bisogna agire subito con risposte concrete e possibili".

Boggia fa poi un resoconto delle interrogazioni alle quali non ha avuto ancora risposta: "Ho chiesto informazioni sul posto fisso di Polizia a Piedimonte. Ho contattato allora l’amico onorevole Giovanni Russo di Fratelli d’Italia, che ringrazio: ha presentato interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno; il tema evidentemente era meritorio di attenzione, visto che il Sindaco ha ricevuto direttamente dal Ministro e dal Capo della Polizia richiesta di disponibilità per locali idonei".

In conclusione dice: "Non mi fermo, anzi insisto, con dedizione, concretezza e convinzione. Mì dà una forza immensa sapere che non sono mai solo, ma con tutto il mio Partito, che è famiglia e comunità, e con tutti gli amici coi quali condivido scelte, sogni e speranze. Sono tantissimi i cittadini, spesso umilmente silenziosi, che meritano una rappresentanza dignitosa e libera. Perciò rilanciamo nel raccogliere ogni riflessione, critica, idea, e a breve comunicherò le tappe di ascolto nei quartieri, per parlare come sempre con ognuno di voi. Oggi intanto seguo come tutti con angoscia le notizie internazionali, sperando nella serenità. “Ci sedemmo dalla parte del torto, perché tutti gli altri posti erano occupati”. A presto, e Forza Piedimonte". 

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