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Bloccate tutte le spese del Comune. “Sindaco ha mentito, si dimetta”

La mossa della dirigente e la polemica della consigliera D’Angelo

Bloccate tutte le spese del Comune di Aversa.

E’ quanto ha messo nero su bianco la dirigente del settore Finanze Gemma Accardo dopo la “mazzata” della Corte dei Conti che ha scoperto un buco di 20 milioni nei conti del Comune, chiedendo un piano di rientro immediato. Per questo motivo la dirigente ha bloccato tutte le spese, fin quando non sarà approvato il piano di rientro e questo fa temere che possano essere fermate le iniziative per il prossimo Natale (a partire dalle luminarie).

Intanto l’indagine della Corte dei Conti ha naturalmente acceso anche la polemica politica. La consigliera comunale del Pd Eugenia D’Angelo ha chiesto ufficialmente le dimissioni immediate del sindaco Alfonso Golia. “Ogni tentativo di prendere tempo, percorrere strade ambigue, ai limiti della legalità, per cercare delle vie d’uscita impossibili ed improbabili, aumenteranno le sue responsabilità amministrative, politiche, morali ed etiche nei confronti delle Istituzioni Democratiche, che ha l’onore di rappresentare, e dei Cittadini di Aversa” ha affermato la consigliera, oggi all’opposizione. “La Corte dei Conti ha sentenziato che i bilanci sono falsi e di ciò il Sindaco ne aveva piena consapevolezza. Ne fa evidenza la cronologia degli atti inviati dalla Corte dei Conti, tenuta nascosta persino ai consiglieri di maggioranza che hanno votato i documenti contabili, nell’ultimo Consiglio Comunale sul tema, al “buio”, senza contezza dei possibili rischi” ha aggiunto.

La consigliera evidenzia, inoltre: “Il sindaco ci aveva convinti della bontà del suo progetto amministrativo, riassunto nel famoso, ormai famigerato, “io ci credo”. Noi ci avevamo creduto, capendo solo dopo pochi mesi che, in realtà, era tutta una menzogna legata ad un efficace marketing di comunicazione politica di un ex PR. Ha mentito allora ai suoi sostenitori nonché suoi candidati; ha mentito nel corso di questi tre anni; ha mentito ai suoi consiglieri di maggioranza tenendo secretato i rilievi e le richieste istruttorie della Corte dei Conti. Ha mentito alle Istituzioni Democratiche e ai Cittadini aversani. Si dimetta se gli è restato un barlume di dignità”. 

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