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Speranza annuncia battaglia sul biodigestore: “Non faremo passare nulla”

I consiglieri comunali Vignola e Fusco ribadiscono la loro contrarietà: "Impediremo questo scempio ai danni di tutta la città e del turismo"

“Si ripresenta, dopo una smentita elettorale, la questione del biodigestore che, a differenza delle recenti dichiarazioni di alcuni consiglieri regionali, resta aperta. la localizzazione dell’impianto non può essere quella di Ponteselice né, stando alle dichiarazioni del sindaco e del vescovo di Acerra, il sito posizionato al confine tra Maddaloni e la stessa Acerra. Ci opporremo in modo deciso e non faremo passare nulla”. A dichiararlo è Romolo Vignola, candidato sindaco alle ultime elezioni amministrative e attuale consigliere comunale di Caserta.

“Sarà un’opposizione dura - aggiunge il consigliere di Speranza per Caserta, Dino Fusco, giovane medico di Mezzano - certamente impediremo con Vignola questo scempio ai danni di tutta la città e del turismo. È un impegno già preso nel nostro programma di coalizione con Io firmo e Per ed il no al biodigestore resterà fermo”. “Le affermazioni del presidente De Luca hanno sollevato non poche polemiche - conclude Vignola - ritengo che la questione sia stata gestita male e con poca chiarezza sin dall’inizio e, soprattutto, senza tenere in debito conto il grave impatto ambientale che il biodigestore a ridosso della Reggia avrebbe causato sulla cittadinanza residente in via Acquaviva, via Ferrarecce e in via Trento e zone limitrofe, oltre che i conseguenti danni al turismo”.

La visione di Speranza per Caserta sul biodigestore a Ponteselice, dunque, "non cambia e non cambierà". A ribadirlo è il coordinatore Danilo Giaquinto che aggiunge: “La vicinanza alla Reggia non farà altro che deturpare il nostro territorio Patrimonio dell’Unesco, per non parlare delle esalazioni di cattivi odori di cui inevitabilmente soffriranno i centri abitati limitrofi, tutto questo per dei soldi stanziati improvvidamente, ed i cittadini non possono soffrire a causa degli errori della politica. Visto che l’amministrazione è chiusa in un silenzio totale, probabilmente troppo occupata per i nomi della giunta e delle importantissime poltrone delle provinciali, e il presidente De Luca ci chiama “imbecilli” solo perché vogliamo evitare che dei soldi mal spesi danneggino un territorio, noi cittadini dobbiamo rilanciare la mobilitazione per evitare questo scempio che si vuole compiere in città".

Speranza per Caserta fa dunque appello ai movimenti, alle associazioni e ai cittadini "per ribadire insieme un no al biodigestore in perfetta coerenza con le azioni politiche e civiche sviluppate fino ad oggi. Siamo pienamente consapevoli dell’importanza dell’impiantistica per la chiusura del ciclo integrato dei rifiuti: vorremmo soltanto che le scelte siano intelligenti, prudenti, sostenibili, condivise e non deleterie per la vivibilità cittadina. Stiamo organizzando manifestazioni, riunioni con associazioni ed incontri di sensibilizzazione, faremo tutto il necessario per evitare che l’interesse economico di questa politica superi l’interesse dei territori”, conclude Giaquinto.

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