Biodigestore, scontro anche nell'opposizione. Zinzi & Co: "Solo noi abbiamo numeri per il Consiglio"
Frecciata ai consiglieri di minoranza. "Lacrime di coccodrillo dopo aver sostenuto il progetto Marino al ballottaggio"
Se ancora vi fosse bisogno di "prove" per dimostrare la spaccatura esistente all'interno della minoranza a Caserta, lo scontro sul biodigestore non fa altro che testimoniare la differente visione di vedute esistente in consiglio comunale.
Da un lato, infatti, Pio Del Gaudio, dopo aver incassato le firme di Romolo Vignola e Raffaele Giovine sulla mozione per chiedere il consiglio comunale per la revoca degli atti dell'impianto, ha lanciato, tramite i media, la richiesta al resto dell'opposizione di firmare l'atto. La risposta non si è fatta attendere da parte di Gianpiero Zinzi, Alessio Dello Stritto, Maurizio Del Rosso, Fabio Schiavo, Paolo Santonastaso, Pasquale Napoletano e Donato Aspromonte che, però, non lesinano frecciate ai "colleghi".
“Siamo felici di notare come il tema del biodigestore a Ponteselice abbia risvegliato anche l’interesse dell’altra parte dell’opposizione, ma riteniamo opportuno fare delle precisazioni. Il consiglio comunale monotematico sarà convocato su richiesta dei gruppi consiliari (‘Gianpiero Zinzi per Caserta’, Fratelli d’Italia e Prima Caserta) espressione dell’intero centrodestra che, da regolamento, possiedono i numeri necessari per l’accoglimento di una simile istanza. Troviamo, da parte degli altri colleghi dell’opposizione, irrispettoso nei confronti dei casertani alimentare una diversa e imprecisa ricostruzione dei fatti. La battaglia contro la realizzazione del biodigestore a Ponteselice dovrebbe vedere uniti e non divisi. Un’unità che, su un tema così importante, sarebbe stato auspicabile anche nei mesi addietro. Chi decise di appoggiare il progetto Marino al ballottaggio, ed implicitamente la costruzione dell’impianto, oggi invece versa lacrime di coccodrillo sui giornali. I casertani hanno bisogno di chiarezza. Se non possiamo aspettarcelo dalla maggioranza, che almeno l’opposizione intera dia un segnale di serietà”.