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Biodigestore, Maddaloni ‘sfida’ Caserta. Il sindaco: “Risparmieremo 400mila euro l’anno”

De Filippo: “Io sono certo che gli interessi malavitosi si concentrano su questa parte della filiera del trattamento dei rifiuti”. E manda una frecciata ai ‘novelli professori’

Maddaloni sfida Caserta sull’ubicazione del biodigestore. Dopo tante notizie trapelate nei giorni scorsi, il sindaco Andrea De Filippo ha deciso di uscire allo scoperto su un tema molto caldo e che, proprio in questi giorni, è stato al centro anche di una riunione della commissione Terra dei Fuochi che ha espresso parere negativo sulle localizzazioni scelte per il Capoluogo.

“Noi abbiamo manifestato la disponibilità ad allocare sul nostro territorio un impianto del genere - ha chiarito De Filippo - L’ho scritto anche nel programma elettorale, non c’è da meravigliarsi. Ed i cittadini mi hanno dato fiducia su quello che ho promesso”. Per la fascia tricolore “purtroppo ci sono ‘novelli professori’ che provocano allarme tra i cittadini. Non esiste al mondo un solo studio scientificamente serio che metta in relazione questa tipologia di impianti con la proliferazioni di tumori. Sfido chiunque a dimostrare il contrario. Ci sono degli studi, anche molto datati nel tempo, che rappresentano eventuali inquinamenti di carattere idrogeologico. Sentire affermare, in una zona come la nostra che è martoriata da malattie oncologiche, che questi impianti producono un aumento di malattie oncologiche è una bestialità”.

De Filippo ha poi spiegato: “Non vi sono emissioni dovuti alla combustione, ma processi naturali. Sono impianti che sono presenti in tutto il mondo, allora mi vien da pensare che o siamo i più intelligenti del mondo o siamo i più imbecilli del mondo”. Per il sindaco di Maddaloni ci sarebbe un importante ritorno economico: “Oggi siamo costretti a rivolgerci ad impianti privati, che comunque devono trasferire una parte dei residui in altri impianti del nord Italia. L’anno scorso ci fu la crisi dell’umido e tutti ci lamentavamo che eravamo costretti a pagare 300 euro a tonnellata. Oggi il Comune di Maddaloni paga 238 euro a tonnellata per una somma complessiva di circa 600mila euro l’anno. Io sono certo, e me ne assumo tutte le responsabilità, che gli interessi malavitosi si concentrano nelle nostre aree su questa parte della filiera del trattamento dei rifiuti. La realizzazione di impianti pubblici, provocherebbe una riduzione del costo di conferimento a circa 110 euro a tonnellata, una riduzione de 50%; che si ridurrebbe di un altro 50% per il comune ospitante. Noi, dunque, ci ritroveremo a pagare tra i 50-60 euro a tonnellata, con un risparmio di 400mila euro l’anno. Noi dobbiamo scegliere se continuare a fare arricchire gli altri sui rifiuti o trasformare i nostri rifiuti in ricchezza. Nella consapevolezza che questi impianti vanno poste in aree lontani da centri abitati, che siano sottoposti a ferrei controlli”.

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