Studio sul biodigestore, Regione chiede certificazione su "competenze professionisti"
Palazzo Santa Lucia vuole ulteriori chiarimenti al Comune sull'impianto di Ponteselice: "Preliminare ambientale non descrive primo stralcio"
La Regione Campania chiede ulteriori chiarimenti al Comune di Caserta sul biodigestore di Ponteselice dopo che l'Ente ha depositato, nel gennaio 2022, un nuovo studio preliminare ambiantale.
In particolare, evidenzia la Regione, se da un lato lo studio faccia riferimento alla realizzazione di un primo stralcio - dal quale sono escluse opere come l’edificio uffici, il padiglione Biocenter, il distributore di biometano, sistema di recupero termo elettrico, quota parte della distribuzione fluidi, elettrica, quota parte del trattamento finale dei fluidi processo, quota parte delle sistemazioni esterne - poi non descriva il progetto relativo a questo primo stralcio.
Per questo la Regione chiede ulteriori chiarimenti tra cui di chi sia la proprietà dei terreni su cui il Comune abbia intenzione di realizzare l'impianto (se dell'Ente o di Firema); le planimetrie dei punti di emissioni in atmosfera, gli scarichi, i punti di approvvigionamento idrico; i consumi idrici annui; la stima dell’effettivo fabbisogno di recupero dei rifiuti da parte del Comune di Caserta e la stima della reale capacità dell’impianto. E ancora chiarimenti sulle emissioni odorigene oltre all'implementazione di dettagli progettuali che risulterebbero mancanti.
Lacune che hanno spinto la Regione a chiedere al Comune di "trasmettere la dichiarazione del o dei professionisti firmatari dello Studio Preliminare Ambientale del gennaio 2022 nella quale gli stessi dichiarano sotto la propria responsabilità di essere in possesso delle competenze e professionalità specifiche nelle materie afferenti alla valutazione ambientale del progetto". La risposta del Comune è attesa entro il termine di 30 giorni.