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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Biodigestore, il caso arriva in Parlamento

Il deputato Antonio Del Monaco interroga i ministri Costa e Franceschini

Il caso del biodigestore di Caserta finisce in Parlamento. Il deputato casertano del Movimento 5 Stelle, Antonio Del Monaco, ha presentato una interrogazione a risposta scritta indirizzata ai ministri Sergio Costa e Dario Franceschini, dopo che venerdì scorso la giunta comunale di Caserta, guidata dal sindaco Carlo Marino, ha deciso di approvare il progetto definitivo per la realizzazione di un impianto integrato di selezione di materiali riciclabili dal rifiuto indifferenziato e trattamento biologico del rifiuto organico. "E' impressione che sia stato completamente dimenticato il valore paesaggistico dei siti, che ci sia un accanimento della realizzazione del progetto in una terra già abbastanza martoriata dal punto di vista ambientale e notoriamente conosciuta come ‘Terra dei fuochi’ - sottolinea Del Monaco - Inoltre entrambe le zone individuate per la realizzazione dell’impianto (Ponteselice e l'ex cava Mastellone, nda) sono soggette a vincoli paesaggistici".

"Con determinazione dirigenziale numero 1512 del 12 ottobre 2018 si è proceduto con l’aggiudicazione con efficacia della progettazione definitiva, esecutiva e del servizio di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione relativi all'intervento di realizzazione dell'impianto di compostaggio con recupero di biometano alla Rti Tecnosistem spa con sede in Napoli - si legge nell'interrogazione presentata da Del Monaco che ricostruisce la vicenda biodigestore - Il quadro economico inserito nella stima economica del progetto in oggetto è pari a 36 milioni di euro riferiti ai soli lavori, superiore all’importo finanziato che per la realizzazione dei soli lavori prevede una spesa di 19,6 milioni di euro, pertanto superiore di oltre 16mila euro. La somma maggiore è dovuta in parte alla necessità di opere di mitigazione ambientale (considerato il posizionamento dell’intervento attiguo a zona sottoposta a vincolo ambientale ed a vincolo paesaggistico) ed in parte ad opere complementari all’impianto stesso (distributore di gpl, centro congressi, centro didattico – museale,centro formativo, ecc). Per questo si è deciso di procedere, in accordo con la struttura di missione della Regione, di realizzare l’intervento in due stralci funzionali. Uno da 19,5 milioni di euro come da finanziamento approvato. Il secondo da 16,4 milioni di euro più Iva per i quali chiedere un nuovo finanziamento. Con la delibera numero 112/2017 il Comune di Caserta ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica (progetto preliminare) e localizzato l’impianto in località Ponteselice; con determina n.486/2020, poiché da più approfondite indagini risultava possibile trasferire l’impianto di trattamento dei rifiuti nell’area ex cava sita in località Casa Mastellone, veniva conferito un incarico professionale per la verifica dell’eventuale delocalizzazione dell’impianto. Al di sotto della località Casa Mastellone, v’è una falda acquifera che alimenta le utenze idriche delle abitazioni dei cittadini del Comune di Valle di Maddaloni, mentre la località Ponteselice è collocata di fronte al Complesso Monumentale Reggia di Caserta".

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