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Il sindaco: "Non andremo in dissesto finanziario"

Lavanga commenta la decisione del Consiglio di approvare l'iter relativo al piano di Riequilibrio di bilancio che l'Ente dovrà raggiungere in 20 anni

Il consiglio comunale a Mondragone ha approvato la proposta di ricorrere alla procedura di Riequibrio di bilancio dell'Ente. Un atto che punta al risanamento del bilancio comunale. Al tempo stesso il sindaco Francesco Lavanga ha voluto ribadire un concetto: "Il nostro Ente non andrà in dissesto finanziario".

Nello specifico il primo cittadino ha commentato: "La nostra scelta politica, e la rivendichiamo in quanto tale, si trova pienamente in linea con la nota del Collegio dei revisori dei conti dell'Ente che, dando parere favore al Rendiconto 2021, suggeriva di adottare gli strumenti necessari a ripristinare il buon stato di salute del bilancio comunale, non escludendo il piano di riequilibrio finanziario pluriennale. Non c'era scelta più coraggiosa da fare. Non era più possibile rimandare al futuro quello che la politica doveva già fare da tempo".

Oltre alla questione relativa al rischio dissesto, allontanata con decisione dal sindaco, Lavanga ha annunciato che non saranno aumentati i tributi locali, in quanto le aliquote erano già al massimo; non saranno ridotti i servizi essenziali ai cittadini. Inoltre il sindaco ha annunciato che saranno attivate procedure più stringenti per la lotta all'evasione dei tributi locali; sarà valutata la vendita di immobili comunali non essenziali per la funzionalità dell'Ente; ci sarà una seria revisione della spesa pubblica; verrà effettuata un'attenta analisi del costo di ogni singolo servizio, valutandone l'efficacia e l'economicità.

Per quanto riguarda la procedura di Riequilibrio di bilancio il primo cittadino è convinto della bontà della decisione. "Si tratta - afferma Lavanga - di un atto di responsabilità, necessario a dare una prospettiva finanziaria al nostro Ente. Prima di fare questa scelta, come una buona famiglia, abbiamo valutato la capacità di sostenere finanziariamente la stessa. Siamo sicuri di farcela. Questo impegno a 20 anni, però, comporta anche dei risvolti positivi, come l'adesione al Fondo di rotazione voluto dallo Stato per i Comuni nelle nostre condizioni e che darà liquidità al nostro bilancio, permettendoci di risparmiare i più esosi interessi dell'anticipazione di cassa. Questa scelta era necessaria per far fronte a quello che si era venuto a generare negli scorsi dieci anni e che era stato aggravato dalla decisione del Governo di stralciare le cartelle esattoriali fino a 5mila euro al 31 dicembre 2010, con conseguenti minore entrate per l'Ente".

E ancora: "Con questo gesto abbiamo evitato il dissesto che ci avrebbe, questo sì, messo in serie difficoltà, chiedendoci di risanare il bilancio in 3 anni e non in 20, come invece accadrà ora. Sarò attento che tutto segua il suo corso naturale e che nulla possa provocare disservizi alla quotidianità di persone, famiglie, imprese e professionisti".

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