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"Chi ci accusa di essere scarsi dovrebbe tacere. In 6 anni non ha nemmeno rimosso un'impalcatura"

Il gruppo di Aveta, Crisileo e Talento replica a Di Nardo: "E' accecato dal mirrismo e da oppositore si è trasformato il strenuo difensore della maggioranza"

Continuano i 'botta e risposta' sull'assenza dell'opposizione al consiglio comunale sul bilancio di Santa Maria Capua Vetere. Dopo lo scambio di battute col sindaco Mirra, il gruppo formato da Raffaele Aveta, Italo Crisileo e Danilo Talento replica alle accuse mosse dall'assessore Francesco Rosario Di Nardo.

"La scelta di disertare il consiglio comunale è il frutto di un atto di dissenso politico e di una scelta del nostro gruppo consiliare - dichiarano Aveta, Crisileo e Talento -. Una decisione che scaturisce da un'analisi attenta dei vari atti all'ordine del giorno nei quali non si evince un'idea di sviluppo per la nostra città. La reazione scomposta sia dell’assessore Di Nardo che del sindaco Mirra è la dimostrazione che abbiamo colto nel segno. La nostra mancata partecipazione al Consiglio ha avuto l’effetto che volevamo, far conoscere alla città la non emendabilità dei documenti contabili presentati in Assise. Mirra e Di Nardo buttano tutto in polemica e in attacchi personali non comprendendo quanto il loro governo della città stia causando danni ai cittadini. Se in 6 anni non intervieni per ridurre il fenomeno legato al randagismo con apposite politiche come le adozioni, ti troverai a sborsare più di 300.000 euro l’anno per contenere il fenomeno. Se non aumenti il livello di raccolta differenziata, da anni ferma tra il 49% e il 51%, ti troverai a pagare un costo eccessivo di smaltimento dei rifiuti, sottraendo tali risorse ai servizi essenziali per i cittadini".

E ancora sottolineano: "Se continui ad utilizzare le quote ristoro dello Stir (più di 700.000 euro) per far quadrare i bilanci, non ci saranno prospettive di sviluppo per la città. Se in sei anni non riesci a contenere i costi della politica, queste sono destinate ad aumentare. Ma questo dato l’assessore Di Nardo lo conosce bene visto che, con Determina Dirigenziale n. 45 del 23 febbraio 2022, è stato disposto l’incremento delle indennità per sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale. Altri amministratori hanno invece rifiutato gli aumenti previsti da una legge nazionale".

Dura la replica a Di Nardo: "Queste sono solo alcune delle tante disattenzioni dell’amministrazione comunale che pesano sulla struttura dell’attuale bilancio. Ma a Di Nardo queste cose non interessano, accecato com’è dal mirrismo e trasformatosi da oppositore a strenuo difensore della maggioranza, capace sulla questione del bilancio di attaccare anche il Movimento 5 Stelle. Lo stesso Movimento a cui si deve il merito di aver fatto recuperare al Comune le quote ristoro dello Stir, ferme presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, di cui né Di Nardo né l’amministrazione comunale hanno mai conosciuto l’esistenza. Di Nardo fa finta di sottovalutare le carenze del Documento Unico di Programmazione, ricco soltanto di fantastici miraggi e sopravvalutazione di piccoli interventi effettuati. Come potevamo accettare la discussione su un documento che non riservava una frase sull'ospedale Melorio e sul suo rafforzamento, che preannuncia importanti interventi per migliorare la vivibilità della città quando sarebbe andata persa per goffi motivi (lo abbiamo appreso dalla stampa) la possibilità di partecipare ad un progetto Pnrr per la villa comunale, che non parla di quali misure adottare per incentivare il commercio cittadino, se non di quelle legate alla riduzione del 25% della Tari per il 2020 e del 50% per il 2021 (tra l’altro varate dal governo centrale). Un Documento che non chiarisce quali siano le intenzioni dell’amministrazione comunale in relazione al recupero e alla valorizzazione della parte storica dell’area cimiteriale. E tanto altro ancora".

Il gruppo capeggiato da Aveta poi aggiunge: "Le nostre sono critiche nel merito e mai dirette alla persona, come invece qualcuno ancora si ostina a fare quando non ha argomentazioni valide. Non accettiamo dunque lezioncine di democrazia e di rispetto istituzionale da chi non è in grado di garantirlo, attaccandoci sul piano personale e deridendo l’utilità di provvedimenti come le mozioni consiliari, alcune delle quali votate su nostra proposta dalla stessa maggioranza. Veniamo accusati dal sindaco Mirra di essere scarsi e incapaci dal punto di vista amministrativo? A differenza sua, non abbiamo mai governato la città. Nessuno ci può dire che non sappiamo amministrare. Gli ricordiamo però che se non fosse stato per noi (che ci leggiamo le carte, a differenza di qualcun altro) sarebbe stato pubblicato, già da diversi giorni, sul sito istituzionale del Comune il Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria in cui si prevedeva la dispersione delle ceneri nelle 'zone marine antistanti il territorio comunale' o, ancora peggio, 'la tumulazione dei feriti'. Se il Regolamento è stato ritirato per ben due volte dall'ordine del giorno e non approvato, in occasione dei consigli comunali del 30 maggio e 11 giugno, è solo grazie a noi. Quindi di che cosa vogliamo parlare? Chi oggi ci accusa di essere 'scarsi' farebbe bene a tacere. Piuttosto, pensassero a dedicare lo stesso tempo e impegno che hanno messo per preparare due comunicati stampa di risposta ai nostri per risolvere, ad esempio, piccoli problemi della città ma di grande rilevanza, come la rimozione di quell’orribile impalcatura a piazza Bovio che da anni offende una delle piazze simbolo di Santa Maria Capua Vetere. Sei anni non sono bastati neppure per rimuovere un’impalcatura. Dimostriamo ogni giorno con i fatti il nostro impegno per migliorare lo stato in cui versa la città, che oggi oscilla tra rifiuti, blatte e topi.
Non facciamo sconti a nessuno".

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