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Sabato, 20 Aprile 2024
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Ballano 18 milioni nei conti del Comune ed i revisori si spaccano sul parere

Fattopace non dà il via libera, gli altri due "con riserva"

Il collegio dei revisori dei conti si divide nuovamente sul parere al bilancio di previsione del Comune di Caserta che la prossima settimana (10 ed 11 settembre) sarà portato al vaglio del consiglio comunale. Come già accaduto nel recente passato, il presidente del collegio Giuseppe Fattopace non ha dato parere positivo al bilancio, come invece hanno fatto, seppur con riserva, Antonio Tardio e Donato Toriello.

Il nodo che ha spinto alla divisione sul parere i revisori è stata, in particolare, la regolare contabilizzazione in bilancio del fondo anticipazioni di liquidità che, secondo Fattopace, “andava indicato nel risultato di amministrazione 2019 e riportato nel bilancio di previsione 2020/2022 per un importo pari all’ammontare complessivo delle anticipazioni di cui al D.L. 8 aprile 2013 n.35 al netto delle rate già pagate, per un totale di 18.151.797,42 euro. Tale mancata indicazione - sottolinea il presidente nella relazione - incide sugli equilibri di bilancio e sul risultato di amministrazione, alterando la stessa attendibilità del bilancio”. Un problema che, in realtà, è stato colto anche dagli altri due revisori che, per tale motivo, hanno espresso parere positivo con “riserva” in quanto “si ritiene opportuno, anzi necessario che l’Ente faccia richiesta di chiarimenti al Ministero dell’Interno e alla Corte dei conti per avere conferma sulla correttezza delle scelte contabili operate in quanto Ente in dissesto finanziario”.

Ma non solo: perché dagli atti emerge che alcune previsioni di entrata messe nero su bianco dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Carlo Marino sarebbero “sovrastimate”. In primis quella relativa al gettito Imu e Tasi che nell’esercizio precedente è stato di 16.031.913,89 euro e che “tenuto conto che i dati della riscossione nell’esercizio 2020 saranno modesti, in ragione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19” viene ritenuta “sovrastimata la previsione di 18.500.000 euro”.

Così anche per la Tari: “L’ente ha previsto nel bilancio 2020, la somma di 20.415.948,95 euro, con una diminuzione di 109.576,20 euro rispetto all’ultimo rendiconto, per la tassa sui rifiuti istituita con i commi da 641 a 668 dell’art.1 della Legge 147/2013. Il presidente (Fattopace, nda) rileva che anche per quanto riguarda la Tari l’entrata prevista, anche in considerazione dell’emergenza Covid 19, è da considerarsi sovrastimata, tenuto conto che questa posta di bilancio rappresenta una delle maggiori criticità dell’entrate comunali”.

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