rotate-mobile
Attualità Villa Literno

Fabbrica di pomodori nel bene confiscato, 2 gare vanno deserte. "A rischio il progetto"

Gli aumenti dei materiali hanno portato il sindaco, con Agrorinasce e Ministero, ad aumentare del 20% la base d'asta

Una fabbrica per i pomodori nel bene confiscato alla camorra. Sembra essere arrivato al termine l'iter di un progetto nato alcuni anni fa e che purtroppo ha avuto numerosi intoppi nel corso delle procedure. Un procedimento da oltre un milione di euro (gestione affidata ad Agrorinasce) che ha avuto uno stop sull'affidamento relativo alla fornitura di macchinari e attrezzature. Data infatti la specificità di alcuni strumenti e l'aumento dei costi registrati in questo ultimo anno, due gare sono già andate deserte.

Per questo il sindaco Valerio Di Fraia, in accordo col ministero dell'Interno (che ha erogato i fondi) e con Agrorinasce, sono state inserite somme supplementari per rideterminare i prezzi e lanciare una nuova gara, con un aumento di circa il 20%. La speranza è che questa rimodulazione possa sbloccare la situazione.

Si tratta di un terreno di 4350 mq in località Villa dei Corvi, appartenuti ad Antonio e Pasquale Zagaria, fratelli del boss e capoclan Michele. I lavori costeranno 526mila euro ai quali bisogna aggiungere 470mila euro per l’acquisto di macchinari ed attrezzature, oltre alle parcelle per tecnici e professionisti. Complessivamente, come già detto, il progetto costerà 1,4 milioni di euro.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fabbrica di pomodori nel bene confiscato, 2 gare vanno deserte. "A rischio il progetto"

CasertaNews è in caricamento