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Migranti, il Comune 'apre le porte' all'accoglienza dei più deboli

Pignataro Maggiore cerca un 'partner privato' per accogliere 12 rifugiati nell'ambito del progetto Sprar

Mentre infuriano le polemiche sull’immigrazione, con toni a volte anche durissimi, c’è chi invece apre le porte all’integrazione e all’accoglienza. È il caso del Comune di Pignataro Maggiore, che ha pubblicato la “procedura di selezione ad evidenza pubblica” per individuare un soggetto che possa attuare in co-progettazione la gestione e realizzazione di interventi mirati all’accoglienza di 12 rifugiati nel quadro del sistema Sprar per il triennio 2018/2020.

Se il progetto del Comune, guidato dal presidente della Provincia Giorgio Magliocca, verrà ammesso al finanziamento pubblico, si provvederà quindi alla ricerca di un soggetto in possesso dei requisiti per la gestione del servizio nell’ambito dello Sprar, il ‘Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati’.

L’obiettivo principale dello Sprar è quello di garantire non solo attività di accoglienza e meramente assistenziali, ma anche servizi trasversali di mediazione linguistico-culturale, di insegnamento della lingua italiana, orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo, orientamento e accesso ai servizi del territorio, formazione e qualificazione professionale, orientamento e accompagnamento all'inserimento sociale, orientamento e accompagnamento all'inserimento abitativo, consulenza legale, con attenzione particolare a categorie vulnerabili, quali minori non accompagnati, vittime di tortura.

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