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Gara al ribasso per la cura dei randagi: "Bando da annullare"

Mondragone Attiva punzecchia il sindaco: "Costi inferiori alle tariffe disposte dalla Regione"

Cura dei cani al ribasso. Il Movimento Mondragone Attiva punzecchia l'amministrazione comunale sul recente bando di gara pubblicato dall'Ente relativo all’affidamento del servizio di custodia, mantenimento e cura di cani randagi per 18 mesi al costo giornaliero di 1,90 per per cane.

"A tal proposito, la normativa regionale di riferimento è il “Regolamento di attuazione della legge regionale 11 aprile 2019, n. 3 approvato nel febbraio 2021 - si legge in una nota di Mondragone Attiva - Tale regolamento prevede un tariffario minimo regionale giornaliero per la custodia, cura e mantenimento dei cani randagi - variabile in base alla taglia, all’età ed all’aggressività dei soggetti - compreso tra 3 e 5 euro più iva per ogni cane. Tariffe che si applicano ai nuovi affidamenti (come quello del Comune di Mondragone) ed a quelli soggetti a rinnovo".

Dunque, "si intuisce con facilità che l’Amministrazione comunale ha sostanzialmente ignorato il Regolamento ed il conseguente tariffario, violando le norme a cui doveva attenersi", denunciano gli attivisti che evidenziano come il bando "in primo luogo, non ha consentito alle altre imprese, invitate a formulare una propria offerta tramite procedura negoziata, di poter partecipare regolarmente alla gara (vi è stata un’unica partecipante su oltre 20 imprese convocate); non garantisce una cura ed un mantenimento adeguato per i randagi mondragonesi (visto che il canile dovrebbe offrire dei servizi dignitosi ad un prezzo che, di fatto, non lo consente); espone il Comune di Mondragone a legittime impugnative di atti e documenti di gara dinanzi al Tar Campania, con aggravio di spese per l’ente e annullamento di tutta la procedura".

Mondragone Attiva invita il Comune di Mondragone "ad annullare d’ufficio la procedura in corso, contraria alla normativa regionale. In secondo luogo, suggeriamo di pubblicare un nuovo bando di gara aderente al prezzario regionale e, parallelamente, per ridurre i costi che ne deriverebbero, dare luogo ad una seria campagna di adozione (come quella dell’Associazione Cittadinanza Attiva che, qualche anno fa, permise l’adozione di ben 14 randagi in un solo mese, a fronte di una media di 3 adozioni all’anno da parte dell’attuale gestore del servizio, il canile La Sfinge di Brusciano). È chiaro come meno cani affidati ai canili voglia dire minori costi per il mantenimento. Costi che gravano sull’Ente comunale. Per non parlare di quanto tale operazione risulterebbe benefica per i cani stessi, accuditi sicuramente con più affetto ed attenzioni. Pertanto, Movimento Mondragone Attiva chiede l’annullamento d’ufficio, in autotutela, della procedura di gara resa in violazione della legge regionale di riferimento ed una maggiore attenzione alle politiche in tema di randagismo, da svilupparsi nei termini su indicati. Anche da questo passa una gestione sana della cosa pubblica".

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