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Attualità Gricignano di Aversa

Azienda 'batte' il Consorzio Asi in tribunale

Per il giudice la 'variante' è "penalizzante" per la Trasfiv

La ditta ‘Trasfiv’, proprietaria di un compendio immobilitare nella zona Asi tra Carinaro e Gricignano di Aversa, in pratica lo stabilimento 14 ex Indesit, è riuscita a vincere un procedimento dinanzi al Tar della Campania contro l’Asi per ottenere l’annullamento della ‘Variante di riassetto del Piano regolatore dell’area industriale di Aversa Nord’. La Trasfiv ha lamentato che una porzione del compendio immobiliare di sua proprietà sarebbe stata riclassificata in sottozona a standard per “verde e parcheggi, o attrezzature di interesse comune, spazi pubblici a parco, per il gioco e per lo sport”. 

E in più ha lamentato che “il Consorzio Asi ha eliminato la strada di progetto con la conseguenza che le nuove aree destinate a standard sarebbero divenute irraggiugibili, se non passando attraverso gli uffici di proprietà di Trasfiv”. 

Ma non finisce qui perché “sarebbero stati individuati come liberi dei lotti che in realtà sono occupati da nuovi fabbricati” e poi il Consorzio Asi avrebbe destinato “l’area di proprietà della Trasfiv a standards piuttosto che ad area industriale, prevedendo una strada di accesso all’area nei fatti di impossibile realizzazione”. 

Tutte le parti chiamate in causa, la Regione, la Provincia e l’Asi, avevano proposto la “carenza di interesse” ma il giudice ha sottolineato che “c’è interesse” in quando “l’area secondo la Variante non è più suscettibile di essere sfruttata ai fini dello sviluppo del complesso industriale ‘ex Indesit’ del quale la società ricorrente è titolare”. 

Il Collegio del Tar rileva che “il Consorzio Asi non ha inteso alcuna replica né l’esame della documentazione versata agli atti consente di smentire le deduzioni della Trasvit”. Quindi il gidice “ritiene che sussista il lamentato difetto di motivazione e istruttoria che impone l’accoglimento della richeista” con conseguente “annullamento degli atti impugnati” al fine di consentire all’amministrazione di colmare le lacune in tal modo individuate. 

AGGIORNAMENTO ORE 19.20 DEL 24 MAGGIO 2022. Gli avvocati Bernardo D’Antuono e Loredana Pennella, per conto del Consorzio Asi Caserta, hanno tenuto a precisare che “il Tar Campania ha accolto solo parzialmente il ricorso proposto ed esclusivamente in relazione al difetto di motivazione/istruttoria laddove, con riferimento agli standard urbanistici, ha ritenuto non evincersi con sufficiente chiarezza l’avvenuto adeguamento del piano al dettato legislativo di cui al D.M. n1444/1968. Il giudice amministrativo, accogliendo parzialmente e soli limiti sopra precisati il ricorso, ha peraltro respinto la domanda di accesso ex articolo 116 cpa proposta dalla ricorrente unitamente al ricorso introduttivo. E’ bene precisare che la pronuncia resa dalla Seconda Sezione del Tar Campania non inficia nel suo complesso la variante così come redatta né le scelte urbanistiche in essa contenute né tantomeno invalida la procedura complessivamente adottata per la redazione della stessa, diponendo esclusivamente l’integrazione della motivazione in modo che possa evincersi con maggior chiarezza le scelte operate dall’Ente in tema di standard e la coerenza delle stesse rispetto alla normativa nazionale”.

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