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Il direttivo della Camera Penale in visita al carcere | FOTO

I detenuti lamentano assistenza asnitaria molto lenta

I membri della Camera Penale di Napoli Nord in visita al carcere di Aversa: “Assistenza sanitaria lenta e magistratura di sorveglianza ‘sorda’ alle richieste di detenzione attenuata”.

Presso la casa di reclusione 'Filippo Saporito di Aversa (ex ospedale psichiatrico giudiziario) si è svolta la visita del direttivo della Camera Penale di Napoli Nord che ha aderito all'iniziativa dell'Unione  Camere Penali Italiane "Ferragosto in Carcere" volta a saggiare all'interno degli istituti penitenziari le problematiche connesse al regime carcerario.

"L'iniziativa mira a sensibilizzare su un tema quello della situazione carceraria che necessita di una costante analisi ed un attento monitoraggio - spiega il presidente della Camera Penale di Napoli Nord Felice Belluomo - La nostra non è una passerella annuale ma toccare con mano ed ascoltare dal vivo tante situazioni che possano servire su base nazionale a sensibilizzare l'opinione pubblica ed il futuro legislatore sulle necessità reali di un ripensamento dei modelli carcerari e di esecuzione della pena".

La delegazione della Camera Penale di Napoli Nord oltre al presidente Belluomo ha visto la partecipazione del vice presidente Maria Lampitella, del tesoriere Ernesto Cicatiello, del responsabile regionale dell'Osservatorio Carceri dell'UCPI Fabio Della Corte accompagnati dalla direttrice dell'istituto penitenziario Stella Scialpi e dal vice comandante di reparto Pietro De Pofi.

La struttura penitenziaria normanna inserita nel perimetro urbano conta 167 detenuti, 50 dei quali internati. Nel reparto di più recente costruzione sono allocati 86 detenuti e nel reparto "Otto" ne sono ospitati 23. Le celle sono apparse ampie ed arieggiate così come gli spazi comuni. I reclusi all'interno dei reparti vivono all'insegna della convivialità, favorita dalla presenza di celle aperte salvo i casi in cui ciò non è possibile per motivi di sicurezza.

È stata riscontrata la presenza di 8 internati che necessiterebbero di collocazioni più adatte in Rems. Qui è emersa la prima problematica afferente all'incomunicabilità da parte dell'istituto penitenziario con le preposte strutture del territorio. Numerose, infatti, sono state le richieste della direzione carcerarie per gli 8 internati ad ora inascoltate. È stata riscontrata la presenza di 2 reclusi in isolamento poiché pericolosi per sé e per gli altri che abbisognano di sostegno psichiatrico e/o farmacologico. Iter non garantito dalla presenza limitata ad una volta alla settimana di uno psichiatra.

Dai colloqui della delegazione con i detenuti è emersa l'assenza di assistenza sanitaria oltre che la problematica interlocuzione con la Magistratura di Sorveglianza. Sul fronte sanitario molti detenuti sono costretti per via dei lunghi tempi di attesa a non poter esser sottoposti a visite specialistiche o interventi chirurgici. In merito al versante interlocuzione con l'autorità giudiziaria competente, i reclusi hanno lamentato un dialogo lento o a singhiozzo con i magistrati per il conseguimento di permessi premio o per la libertà anticipata. Il direttivo della Camera Penale di Napoli Nord ha ascoltato le doglianze dei reclusi e dello stesso istituto penitenziario facendosene carico.

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