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Il presidente (sospeso) dell’Avis organizza un confronto pubblico e fa infuriare i volontari

Lauro ‘bloccato’ per 10 mesi dal Giurì Nazionale. La denuncia in una lettera: “Stanchi di essere rappresentanti da questo personaggio”

La raccolta del sangue e la necessità di aumentare le donazioni è una tema caldissimo nel mondo della sanità. Da mesi, ormai, si rincorrono gli appelli per spingere le persone a recarsi a donare il proprio sangue per poter rimpinguare gli ospedali per far fronte alle emergenze. Quindi un incontro pubblico per sensibilizzare sul tema come quello in programma martedì al Grand Hotel Vanvitelli dovrebbe essere visto in senso positivo.

Se non fosse che l’appuntamento casertano è stato gestito dal presidente dell’Avis Caserta Franco Lauro che, intanto, è stato sospeso dalla stessa Avis. A denunciare il caos sono stati due volontari della città di Caserta che hanno scritto ai rappresentanti istituzionali che dovrebbero partecipare alla tavola rotonda: il consigliere regionale Stefano Graziano del Pd, la collega dei 5 Stelle Valeria Ciarambino, il sindaco di Caserta Carlo Marino, oltre che allo stesso presidente nazionale dell’Avis Briola.

Nella lettera firmata da Rosario Laudato e Massimiliano Di Deco si fa riferimento alla sospensione che ha colpito l’avvocato Lauro nello scorso mese di gennaio “per non aver dichiarato un procedimento penale in corso presso il tribunale di Napoli Nord” e sostengono di essere “stanchi di essere rappresentati da un personaggio che ha fatto abusi su abusi. Abbiamo più volte manifestato di questo scorretto comportamento agli organi dirigenziali dell’AVIS Nazionale e Regionale, ma addirittura ora vuole condurre tavoli per spiegare come si deve fare la raccolta di sangue” sostengono gli avisini, che auspicano vengano presi “provvedimenti immediati nei suoi confronti”. 

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