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Autista bus picchiato da passeggero no mask: "Mezzi pubblici sono aree a rischio"

La denuncia della Cisl dopo l'aggressione al conducente di un pullman dell'Air

I mezzi pubblici sono "aree a rischio, frequentate anche da persone disagiate, che vivono al limite della legalità determinando così, all’interno dei mezzi, un forte senso di insicurezza sia tra gli operatori del settore che tra utenti e cittadini". Lo denuncia la Fit Cisl in seguito all'aggressione di lunedì sera tra Vairano e Roccamonfina quando un autista dell'Air è stato picchiato da un passeggero dopo il richiamo ad indossare correttamente la mascherina. Il lavoratore è stato preso a pugni al volto che gli hanno provocato la rottura del setto nasale. 

"Il personale di Front-line del settore a volte viene considerato l’unico responsabile di qualsiasi disposizione o disservizio del trasporto diventando facile preda di una insoddisfazione generalizzata, che spesso trascendere in violenza - si legge in una nota del sindacato - La Fit Cisl chiede azioni che coinvolgano tutti gli attori del sistema aziende, forze dell’ordine, parti sociali e lavoratori per combattere in modo incisivo tale insopportabile fenomeno. Bisogna mettere in atto tutti gli interventi possibili. Per questo chiediamo d’incrementare la sorveglianza aziendale, maggiore disponibilità all’intervento ad opera delle Forze dell’Ordine, pene certe per gli aggressori, azioni di deterrenza con l’adozione di soluzioni tecnologiche, organizzative e sociali. Le Aziende e le disposizioni Governative hanno individuato nel personale front – line delle Imprese di trasporto il soggetto deputato alla verifica di una serie di controlli essenziali alla garanzia di un viaggio in sicurezza (rispetto del distanziamento, corretto utilizzo mascherine sui mezzi, in alcuni casi controllo green pass). Tali misure, seppure indispensabili a mitigare il numero di contagi, concorrono ad acuire le criticità legate al rischio aggressione per i lavoratori che molto spesso sono oggetto di comportamenti aggressivi (soprattutto quando impegnati a garantire il rispetto delle misure anticontagio)".

La Fit Cisl evidenzia che "nonostante il clamore dei fatti si registra un complessivo disinteresse su tale fenomeno e non vengono prospettate misure adatte e funzionali alla sua repressione cercando di creare condizioni generali che impediscano il ripetersi nel tempo di tali situazioni. Senza un’azione in sinergia non è possibile attuare i necessari interventi e assisteremo ad aggressioni ripetute in modo continue nel tempo", conclude.

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