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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Accuse al veleno per le assunzioni degli ausiliari del traffico. “Andiamo in Procura”

L’opposizione accusa: “Procedura illegittima”. Il sindaco: “Seminatori di odio”

Si è accesa all’improvviso la polemica politica a Cellole, nel pieno di una estate che sta portando nuovamente Baia Domizia ad essere un punto di riferimento di tanti turisti. Ma i problemi, come dicevamo, non mancano.

Ad alzare la tensione è stata l’assunzione dei nuovi ausiliari del traffico tra i quali ci sarebbe anche il parente di un assessore comunale. La vicenda è stata portata alla ribalta dal gruppo di opposizione ‘Cellole nel Cuore’ e ribadito dalla ex candidata a sindaco Cristina Compasso che ha parlato di “procedura illegittima perché non passata attraverso una selezione pubblica trasparente” lanciando su Facebook l’hashtag #parentopoli.

Parole che hanno scatenato la reazione del sindaco Guido Di Leone: “Cancelliamo insieme i seminatori di odio e gelosia” manifestando solidarietà all’assessore Antonietta Marchegiano, finita al centro della polemica: “In questi anni hai dimostrato loro di essere stata la più forte, sei stata quella determinante, per loro sei irraggiungibile e non sanno più come fermarti. Noi lavoriamo ogni giorno per costruire una comunità unita, loro mossi da gelosia ed invidia continuano a provare a seminare tristezza. Abbiamo ereditato un comune dissestato con problemi creati e mai risolti, un paese diviso dall’odio seminato. Noi lavoriamo ogni giorno per aggiustare tutto questo.Voi con che faccia parlate? Siete stati voi a seguire la linea di “amici e parenti”, chi entrava in questa categoria si salvava, per gli altri veniva aperta una caccia all’uomo. Avete la memoria corta? La gente no”.

Parole che hanno provocato una ulteriore reazione della Compasso che ha espresso “indignazione per le offese rivolte al gruppo sui social ad opera dei soliti personaggi vicini all'amministrazione Di Leone. Ingiurie gratuite e gravi che continuano ancora oggi in maniera violenta. Solo per aver esercitato il nostro legittimo ruolo di Consiglieri Comunali discutendo una interrogazione in Consiglio. Offendere le nostre persone va oltre la politica. Basta con questo fango mediatico ad orologeria. Le lezioni di moralità le rispediamo al mittente Anziché stare sui social, dato il ruolo che oggi ricopre provi a studiare un po' di più, così da riuscire ad argomentare qualcosa sui temi trattati in Consiglio Comunale e a tentar di dare una minima risposta...  senza fare la brutta figura di ricorrere ogni volta al suo responsabile perché non sa di cosa si stia parlando. E la finiamo qui, non scenderemo oltre, nel baratro politico-culturale dove ci vuole trascinare. Perché la Politica è una cosa Seria ed il tempo prezioso non va sprecato. Anzi personalmente lo useremo in Procura a Santa Maria Capua per le dovute azioni legali. E non solo”.

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