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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Aumentano gli interventi alla clinica Pineta Grande: "Con il Covid meno viaggi della speranza"

La "migrazione clinica" dal Sud verso le strutture sanitarie del Nord generava, prima della pandemia, un giro d'affari di circa 4,3 milioni di euro

Con la pandemia calano i "viaggi della speranza" verso gli ospedali del Nord e i campani tornano a rivolgersi alle strutture presenti sul territorio, riscoprendo anche le eccellenze sanitarie della regione. E' il caso della clinica Pineta Grande a Castel Volturno, dove nell'ultimo anno sono aumentati del 20% gli interventi di Tavi (sostituzione della valvola aortica attraverso un catetere), terapia alla quale si ricorre sempre più per far fronte alla stenosi aortica degenerativa, patologia di una valvola cardiaca, rispetto al più invasivo e classico intervento di cardiochirurgia a cuore aperto.

Arturo Giordano, direttore del reparto di Interventistica cardiovascolare del presidio ospedaliero Pineta Grande, spiega in questo modo il fenomeno: "Molti pazienti abituati ad andare a curarsi al Nord in questo periodo, se da un lato non hanno potuto spostarsi, d'altro canto hanno deciso di non 'aspettare tempi migliori' per curarsi - dichiara ad Adnkronos - Decisione saggia, perché la stenosi aortica degenerativa, se trascurata, può portare anche al decesso: tra gli over 75 infatti la prevalenza della malattia è superiore al 3% e solo in Campania ne soffrono circa 4mila persone con mortalità annuale molto alta, se non trattati. A giudicare dai nostri dati, in questo difficile anno si evince che i campani hanno ascoltato i suggerimenti dei propri cardiologi a farsi curare in tempo utile ed evidentemente hanno scelto di farlo qui in Campania, dove abbiamo strutture che possono essere annoverate tra le eccellenze nazionali".

La "migrazione clinica" dal Sud verso le strutture sanitarie del Nord generava, prima della pandemia, un giro d'affari di circa 4,3 milioni di euro con la Lombardia e l'Emilia Romagna tra le regioni più ambite e Campania e Calabria tra quelle con il saldo maggiormente negativo, che spendevano cioè più per le cure fuori regione dei loro cittadini rispetto a quanto incassavano per i cittadini provenienti da altre regioni.

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