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Attualità Casal di Principe

Il testimone dell’omicidio don Diana al Viminale

Di Meo ha incontrato il sottosegretario 5 Stelle

Non è mai diventato “testimone di giustizia” ma a breve potrebbe ottenere l’onorificenza al valor civile al Presidente della Repubblica. Augusto Di Meo è per tutti il testimone dell’omicidi di don Peppe Diana, avvenuto il 19 marzo 1994 nella chiesa di San Nicola a Casal di Principe. Di Meo non ha girato la faccia dall’altra parte, ha parlato ed ha denunciato, facendo arrestare i killer del sacerdote che aveva sfidato i Casalesi. Ma lo Stato non gli è stato ma vicino.

Ora, però, qualcosa si sta muovendo. Ed oggi è stato ricevuto al Viminale dal sottosegretario all’Interno del Movimento 5 Stelle Luigi Gaetti: “La scelta di Augusto di non girarsi dall’altra parte, di svolgere fino in fondo il suo dovere di cittadino e amico di don Peppe Diana, lo ha reso bersaglio di minacce e intimidazioni - ha affermato il senatore - oggi lo abbiamo incontrato al Viminale per continuare a parlare della sua storia. Augusto, intanto, continua a raccontare di quella mattina del 19 marzo del 1994 a centinaia di ragazzi che ogni anno passano nelle "terre di don Diana", per i campi di lavoro promossi da Libera, senza abbassare mai la testa. Per questa sua attività, per quello che ha fatto e per quello che continua a fare ci siamo già attivati per chiedere personalmente l’onorificenza al valor civile al Presidente della Repubblica. Ed è per questo che oggi lo abbiamo accolto come un compagno di viaggio”.

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