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Atti 'nascosti' sulla gara da 40 milioni, presentata l'interrogazione

Il project financing nel mirino dei consiglieri Vignola e Fusco. Sotto la lente d'ingrandimento anche il piano triennale delle opere pubbliche

La trasparenza del Comune di Caserta finisce sotto il fuoco incrociato delle opposizioni. Dopo l'interrogazione del consigliere Fabio Schiavo e quella di qualche giorno fa di Aspromonte, si muovono anche i consiglieri Romolo Vignola e Dino Fusco che hanno presentato una nuova interrogazione mettendo nel mirino sia la gara da 40 milioni sulla smart mobility sia il piano triennale delle opere pubbliche. 

E manco a dirlo il problema è e resta la trasparenza che da più parti e con sempre maggiore insistenza viene richiesta attraverso strumenti per ridurre le distanze tra Comune e cittadini come ad esempio il digitale. Così, Vignola e Fusco chiedono al sindaco i motivi per cui negli allegati dell'affidamento del project financing manchi il relativo contratto. Inoltre, "nella premessa del Disciplinare di gara allegato si legge che sono stati ridotti i termini di partecipazione alla procedura per, non meglio precisate, ragioni di urgenza" e che "dalla lettura della bozza di convenzione risulta chiaramente che i dati dei cittadini e la gestione degli stessi sono devoluti alla società aggiudicataria senza, tuttavia, precisare nulla circa la sicurezza degli stessi ed eventuali ed ulteriori costi di gestione", si legge nel documento. 

E ancora. "La durata del contratto è pattuita in 10 anni con proroga di ulteriori 10 anni salva l’ipotesi di internalizzazione del servizio" mentre si evidenzia come "a titolo di corrispettivo il Comune di Caserta verserà una percentuale non precisata delle proprie entrate". 

Ma non solo. Sotto la lente d'ingrandimento finisce anche il Piano Triennale per i lavori pubblici per il quale mancano gli studi di fattibilità della maggio parte degli interventi, molti dei quali finanziati dai fondi del Pnrr. Inoltre, sempre dal piano triennale "risulta programmato il trasferimento degli uffici del Comando dei Vigili Urbani presso i locali di Via Graefer attualmente occupati degli Uffici del Giudice di Pace". Tutte questioni su cui sono state chieste delucidazioni oltre alla pubblicazione degli atti. 

Questioni che Vignola e Fusco hanno portato all'attenzione dell'amministrazione accogliendo il lavoro del gruppo "Progetto casa di vetro", con Gloria Martignetti (prima dei non eletti proprio nella coalizione di Vignola) che ha compulsato l'azione dei rappresentanti consiliari. "Dopo la campagna elettorale e le tante promesse, i cittadini tornano ad essere completamente ignorati nell' inerzia e approssimazione di un'amministrazione che continua ad agire in violazione degli obblighi di trasparenza e partecipazione - spiega Martignetti - Questa iniziativa prende spunto anche dalle sollecitazioni di un prezioso gruppo di lavoro che ha dato vita al "progetto casa di vetro" incentrato sugli obblighi e i vantaggi della transizione digitale delle Pubbliche Amministrazioni che a Caserta sembrano essere ancora sconosciuti. Le richieste contenute nel documento rappresentano semplicemente l'esercizio di diritti costituzionalmente garantiti che si auspica possano essere sostenute anche da altri consiglieri comunali".
 

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