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Giovedì, 18 Aprile 2024
Attualità Lusciano

Artigiana realizza 2400 mascherine e le regala ai bambini: "E' un atto di speranza"

La donazione di Anna Gargiulo al Comune: "Tutto è iniziato per gioco. Altri commercianti mi hanno sostenuta"

"Sono le mascherine della speranza". Così Anna Gargiulo, titolare di una tappezzeria di Lusciano, racconta della realizzazione e della consegna di 2400 mascherine "fatte a mano" per tutti i bambini luscianesi.

Quella di Anna è una storia d'amore e di solidarietà. Il simbolo di una comunità che ha voglia di ripartire e di farlo partendo dal futuro: i bambini. "Tutto è iniziato per gioco - spiega l'artigiana a Casertanews - Ho due figli di 12 e 9 anni. Ho provato su di loro quasi per scherzo le mascherine che si trovano in farmacia ed ho visto che gli andavano enormi. Lì ho pensato che prima o poi questi bambini sarebbero usciti di casa e che quindi necessitavano di dispositivi adeguati, colorati ed anche carini".

Così ha chiesto alla scuola elementare quanti fossero i bambini di Lusciano (circa 1200) e l'autorizzazione al sindaco Nicola Esposito di poter riaprire bottega, anzitempo, per realizzare dispositivi per i più piccoli. "Tre settimane fa nessuno sapeva come fare - racconta Anna - Poi la Regione ha detto che le avrebbe spedite ma ormai avevo già iniziato a produrre le mascherine che sono realizzate in cotone idrorepellente e tessuto non tessuto". 

mascherine bambini lusciano-2

Non solo tessuto e cotone. Le mascherine realizzate da Anna sono il frutto dell'amore di un'intera comunità. "E' un momento molto difficile per noi artigiani - ha detto ancora Anna - Non riuscivo a sostenere da sola le spese per l'acquisto dei materiali. Ho coinvolto altri commercianti del paese e devo dire che tutti mi hanno sostenuta per questa iniziativa". 

Oggi la consegna al sindaco Esposito nel suo laboratorio, l'A.G. Creazioni Tessili di via Manzoni. Anna è felice nel suo blazer scuro e la camicetta bianca. Anche se la mascherina le copre il volto i suoi occhi lasciano trasparire la sua gioia nel donare. "Sono contenta - ha detto - I bambini sono il simbolo della speranza ed in questo momento, dopo l'emergenza e le difficoltà che ancora stiamo vivendo sulla nostra pelle, abbiamo bisogno di speranza".  Ed ora? "Non ne farò più - ha concluso l'artigiana - Non l'ho fatto per iniziare a vendere mascherine, mi occupo di altro ed ora voglio riprendere il mio lavoro che si è fermato due mesi fa". Le mascherine, fa sapere il sindaco Nicola Esposito, saranno consegnate dalla Protezione Civile a partire dalla prossima settimana. 

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