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Ufficio postale di piazza degli Artisti: va in onda lennesimo disservizio

Napoli - " Stamani (ieri ndr) nel salone dei servizi finanziari degli uffici delle Poste italiane di piazza degli Artisti al Vomero, che servono un bacino di decine di migliaia di utenti, è andato in onda l'ennesimo disservizio – denuncia Gennaro...

" Stamani (ieri ndr) nel salone dei servizi finanziari degli uffici delle Poste italiane di piazza degli Artisti al Vomero, che servono un bacino di decine di migliaia di utenti, è andato in onda l'ennesimo disservizio – denuncia Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Peraltro in una giornata particolare, dal momento che le scadenze dei pagamenti al 31 ottobre, trai quali quelli relativi alle tasse universitarie, per la concomitanza della domenica e del lunedì festivo, erano slittate ad oggi ".
" La macchinetta gialla posta all'ingresso del salone che distribuisce i numeri progressivi preceduti da una lettera che distingue i vari servizi offerti, è andata all'improvviso in tilt – prosegue Capodanno -. Dunque per i nuovi arrivati niente biglietto con conseguenti incertezze e perplessità ".
" Risultate vane le proteste – afferma Capodanno - c'è stato chi, seppur stizzito per il tempo inutilmente perso, ha rinunciato, allontanandosi dall'ufficio, potendo comunque effettuare l'operazione in un'altro giorno, mentre coloro che erano afflitti dalla necessità dell'ultimo giorno utile hanno messo in atto la solita arte d'arrangiarsi, tipicamente partenopea ".
" Rilevati da un foglietto apposto sulla macchinetta guasta gli ultimi numeri emessi ( foto allegata ) – puntualizza Capodanno -, i presenti si sono autorganizzati, distribuendo dei foglietti a mano sui quali a penna venivano di volta in volta segnati i numeri progressi a quelli rilevati ".
" Ma non sarebbe stato il caso – rileva Capodanno – che, quando di recente sono stati ammodernati i suddetti uffici, immaginando che anche queste macchinette, come qualsivoglia altro manufatto del genere, potesse andare in tilt, venisse predisposta un'altra macchinetta uguale da far entrare in funzione non appena la prima fosse andata in tilt, ed in attesa della sua riparazione? O è una soluzione troppo logica e banale, nonché economica rispetto ai disservizi creati ai cittadini dal non funzionamento, per essere posta in essere negli uffici che erogano servizi pubblici? ".

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