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Ex canapificio, ass.re De Felice lancia un appello al Sindaco e al Prefetto

Caserta - Ieri mattina si è tenuta a Napoli la prima parte della VII Conferenza Regionale sull'Immigrazione della Regione Campania dal titolo "Tutti diversi, tutti uguali".A quest'appuntamento ha preso parte anche il Centro Sociale "Ex...

Ieri mattina si è tenuta a Napoli la prima parte della VII Conferenza Regionale sull'Immigrazione della Regione Campania dal titolo "Tutti diversi, tutti uguali".A quest'appuntamento ha preso parte anche il Centro Sociale "Ex Canapificio", in qualità di associazione che da oltre un decennio si occupa della realtà migratoria presente sul territorio della Regione e in particolare sul litorale domitio.
Proprio alla situazione del Centro Sociale è stato dedicato l'intervento dell'Ass. Regionale alle Politiche Sociali Alfonsina De Felice, promotrice di un progetto inerente la ristrutturazione della sede del Centro Sociale ex canapificio nell'ambito del PON Sicurezza. Nella conferenza sono stati analizzati i vari aspetti dell'incidenza della popolazione immigrata e rispetto alla possibilità di programmare politiche di inclusione sociale uno degli interventi dell'Ass.re De Felice ha riguardato l'ex canapificio.
L'appello dell'Assessore sull'argomento è stato rivolto al Sindaco di Caserta Petteruti e ai Prefetti di Caserta e Napoli Monaco e Pansa, affinché non si continui ad ostacolare tale progetto di ristrutturazione dell'ex canapificio che mira a riconoscere gli sforzi e le attività che da anni già si svolgono nel Centro Sociale "Ex Canapificio" andando a realizzare i servizi di orientamento in un ottica di standard europei in materia. Un progetto del genere, secondo la De Felice, non può essere ostaggio di nessuno.
Riteniamo che l'Ass. De Felice abbia inquadrato il problema nella giusta dimensione, al contrario dei tanti interventi polemici e strumentali che il PON Sicurezza di Caserta ha sollevato. Molti hanno parlato di un vago "centro immigrati", altri di uno scandaloso "nuovo dormitorio" vicino la Reggia, mentre in realtà tale progetto va a sostenere una realtà decennale che lavora direttamente a contatto con giovani, migranti e rifugiati, che in condizioni precarie e in una struttura decadente porta avanti un prezioso lavoro di integrazione e di tutela.
Permettere a questo lavoro di svolgersi in idonee condizioni non ci sembra così scandaloso! Facciamo dunque nostro l'appello dell'Ass. Regionale alle Politiche Sociali, invitando gli stessi destinatari del suo appello a cogliere la possibilità rappresentata dal fondo PON Sicurezza sul Canapificio, evitando di gettare all'aria fondi destinati a concepire la sicurezza come costruzione di inclusione e coesione sociale di cui Caserta ha davvero bisogno.

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