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3500 giovani studenti casertani incontrano il Papa

Caserta - Una gioiosa festa dei giovani e della spiritualità. Siriassume in queste parole l'udienza speciale con il Papa in Vaticano di3500 studenti casertani e il confronto con il vescovo di Caserta,monsignor Pietro Farina, sui grandi temi della...

Una gioiosa festa dei giovani e della spiritualità. Siriassume in queste parole l'udienza speciale con il Papa in Vaticano di3500 studenti casertani e il confronto con il vescovo di Caserta,monsignor Pietro Farina, sui grandi temi della fede al santuario delDivino amore, tenutasi ieri a Roma.Una iniziativa speciale promossadall'Ufficio della pastorale scolastica della Diocesi di Caserta peravvicinare i giovani ai grandi temi della fede e della spiritualitàattraverso l'incontro con il Papa, fondamento del cristianesimo, e uninedito confronto con il vescovo.
"La Liturgia odierna – ha spiegato ilpontefice salutando i giovani studenti casertani in un'aula Nervicompletamente piena - ricorda Sant'Ilario, vescovo di Poitiers, vissutoin Francia nel IV secolo, che "fu tenace assertore della divinità diCristo", difensore della fede e maestro di verità. Il suo esempiosostenga voi, cari giovani – ha aggiunto il Papa - nella costante ecoraggiosa ricerca di Cristo: specialmente voi studenti della diocesidi Caserta. Grazie per la vostra presenza e grazie per il vostroimpegno nella fede, vedo e sento la forza della vostra fede: incoraggivoi – ha concluso Benedetto XVI - cari malati, a offrire le vostresofferenze affinché il Regno di Dio si diffonda in tutto il mondo; eaiuti voi, cari sposi novelli, a essere testimoni dell'amore di Cristonella vita familiare".
E' stato un saluto irrituale per la sualunghezza, ma colmo di speranza, quello rivolto dal Pontefice aigiovani studenti casertani guidati da monsignor Farina. Il Papainfatti, nonostante sia stato interrotto numerose volte dalle grida digiubilo degli studenti casertani durante la catechesi, che agitavano uncappellino della pastorale scolastica, ha apprezzato le loromanifestazioni di gioia e il loro entusiasmo. Tanto che quando haricevuto sul proscenio dell'aula Paolo VI una delegazione dei 3500studenti (Michele Rossi e Salvatore Pette, due dei giovaniorganizzatori dell'incontro; e Giuseppe Grieco e Mariangela Pellegrino,allievi del convitto nazionale liceo Classico Giordano Bruno diMaddaloni), accompagnata dal vescovo di Caserta, li ha salutati congioia e abbracciati.
Ma l'incontro con il Pontefice non è stato l'unico momento forte della giornata: a occupare il pomeriggio e arendere il viaggio indimenticabile, c'è stato anche il confronto con ilvescovo di Caserta monsignor Pietro Farina, che ha rispostotranquillamente ai tanti interrogativi sulla fede e sul cristianesimoavanzati dai ragazzi. Da chi erano gli apostoli a chi ora interpreta ilmessaggio del Cristo a perché il Pontefice ha indetto l'Annosacerdotale.
Ad una ragazza del liceo classico Giannone di Caserta, chegli chiedeva, ad esempio, come comportarsi davanti ai tanti messaggiprovenienti dai media, spesso ambigui se non addirittura in contrastocon la fede; monsignor Farina ha ricordato il cristianesimo delleorigini. "I cristiani lungo la storia – ha detto il vescovo – spessohanno dovuto testimoniare drammaticamente la loro fede. Non è quindiquella di oggi una situazione nuova. Dobbiamo sapere – ha aggiunto ilvescovo – che ritroviamo il Cristo nella nostra comunità, nella messadomenicale, nella Chiesa. E lì lo dobbiamo cercare".La spedizionecasertana, che ha invaso Roma, è cominciata di buon mattino, intornoalle 5, per permettere ai settanta pullman che trasportavano i 3500studenti, insieme a molti docenti, presidi e genitori, di arrivare inorario all'appuntamento con l'udienza pontificia. Subito dopo l'udienzac'è stata la visita di san Pietro e poi l'incontro con il vescovo diCaserta al santuario del Divino Amore. Nel pomeriggio, dopo il pranzo,il ritorno a casa.

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