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Sabato, 20 Aprile 2024
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Rca, cause in diminuzione(-10,4%): Napoli in controtendenza

Napoli - "Nonostante Napoli registri un dato in controtendenza, le cause civili pendenti a fine anno, in ogni grado di giurisdizione, risultano in Italia 255.383, in riduzione del 10,4% rispetto al 2007. L'effetto dell'indennizzo diretto sta...

"Nonostante Napoli registri un dato in controtendenza, le cause civili pendenti a fine anno, in ogni grado di giurisdizione, risultano in Italia 255.383, in riduzione del 10,4% rispetto al 2007. L'effetto dell'indennizzo diretto sta provocando la tanto auspicata compressione dei costi che le compagnie assicurative lamentano da tempo. Se si dovesse confermare questo trend, saranno da ritenere legittime le richieste da parte dei consumatori-assicurati di raffreddare le tariffe Rca".
E' quanto comunica in una nota Antonio Coviello, "Ombudsman assicurativo" e presidente del Centro studi Assicuraeconomia.it, commentando gli ultimi dati dell'ISVAP, che ha elaborato le informazioni inviate dalle imprese riguardanti lo stato del contenzioso, civile e penale, in essere alla fine dell'esercizio 2008 per il ramo R.C. auto.
Coviello specifica, però, che il dato di Napoli appare in controtendenza, "ove si registra un incremento del contenzioso civile dovuto apparentemente alla difficoltà di gestire la nuova procedura di risarcimento diretto. Ciò risulta anche attestato dalla rilevanza delle sanzioni irrogate dall'Istituto relative alla liquidazione dei sinistri Rca, che nel 2008 ammontano a 34,4 milioni di euro, derivanti maggiormente dai reclami provenienti dal territorio napoletano, nel quale si registra 1 reclamo ogni 165 sinistri, rispetto ad una media nazionale di 413. In Italia, invece, pur non comprendendo le cause pendenti concernenti i sinistri delle compagnie poste in liquidazione coatta amministrativa ed i sinistri gestiti dal Fondo di Garanzia Vittime della Strada -i cui numeri sono da brivido- si evince una netta diminuzione del fenomeno del contenzioso", precisa con soddisfazione Coviello.
Dall'analisi dell'Autorità di vigilanza del settore (ISVAP) emerge che le cause di I grado pendenti al 31 dicembre 2008 erano 241.365 (-10,8% rispetto alla fine del 2007) e rappresentavano il 94,5% dei procedimenti civili in essere. Nell'ambito dei procedimenti di I grado, quelli pendenti presso i Giudici di Pace a fine 2008 risultavano 180.281, costituendo il 74,7% del totale delle cause civili di primo grado pendenti; l'incidenza sui sinistri a riserva era pari al 9,7% (10,4% alla fine del 2007). Per quanto riguarda i procedimenti civili di II e III grado, a fine 2008 erano pendenti 14.018 cause rispetto alle 14.439 a fine 2007. In dettaglio, il decremento si registra sia con riferimento alle cause in corso nei Tribunali che per quelli pendenti innanzi alle Corti d'Appello e alla Corte di Cassazione.
Le cause penali pendenti, invece, nei diversi gradi di giudizio erano 7.984, con un decremento dell'1,7% rispetto al 2007 e un'incidenza sui sinistri a riserva pari allo 0,43% (0,41% alla fine del 2007). Le cause in esame risultavano in trattazione, in larga prevalenza, presso i Tribunali, dove erano pendenti 5.415 procedimenti; davanti ai Giudici di Pace, alle Corti d'Appello ed alla Cassazione erano in corso, rispettivamente 2.328, 108 e 133 procedimenti.

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