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Centri Riabilitazione della Campania sospendono attivit

Napoli - Oggi, lunedì 21 settembre 2009 tutti i Centri di Medicina Fisica e diRiabilitazione della Campania sospendono ogni attività.Questa grave decisione a seguito del mancato rimborso di circa 40mensilità che ha portato i centri al collasso...

Oggi, lunedì 21 settembre 2009 tutti i Centri di Medicina Fisica e diRiabilitazione della Campania sospendono ogni attività.Questa grave decisione a seguito del mancato rimborso di circa 40mensilità che ha portato i centri al collasso finanziario e per ladecisione delle ASL di ridurre le prestazioni da rendere agliassistiti per lo sforamento finanziario raggiunto a settembre.Ci risiamo??..
Come ogni anno, puntualmente, i nostri amministratori, non avendoprogrammato, si trovano a corto di denaro e quindi tagliano dovepossono, con grave danno soprattutto per le fasce più deboli.Anche il provvedimento di Commissariamento del Governo sta dimostrandola sua inutilità, poiché non ha impedito questi gravi avvenimenti. Nonsi pagano le farmacie e non si distribuiscono le medicine, non sipagano e non si autorizzano prestazioni in regime di convenzione. Nonsi autorizzano, in particolare, nuove prestazioni fisioterapiche e dilogopedia.
E' evidente che, in tale situazione, le più colpite e le piùpreoccupate sono le famiglie più povere e quelle che hanno graviproblemi di accudimento dei loro cari disabili, ai quali potrebbemancare quella continuità assistenziale che hanno diritto di ricevere. In particolare, le Associazioni 'Amici dei cerebrolesi' e 'Gli amicidi Eleonora' rappresentano le preoccupazioni di tutte le famiglie chehanno presso il loro domicilio una persona in ?stato vegetativo?o inminima coscienza.
Questi soggetti, che per il loro stato sono incapaci di relazionarsicon il mondo esterno, sono anch?essi portatori di diritti, tra i qualiquello alla vita e quindi alla continuità delle cure, così comepreviste dai LEA. Anzi, come sottolineato dalla CommissioneMinisteriale, presieduta dall?On. Di Virgilio, essendo soggettiparticolarmente deboli, vanno maggiormente protetti e tutelati.
In particolare la sospensione o, comunque, le riduzioni delleprestazioni mediche, infermieristiche e specialistiche (tra cui quelledi fisioterapia e di logopedia) dettate da un mero calcolo economicovanificherebbero i risultati positivi finora ottenuti dagli operatori,riportando tali soggetti ad uno stato di spasticità difficilmente poisanabile. Occorre pertanto rivedere questo provvedimento almeno neiconfronti delle fasce più deboli e sfortunate.

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