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Il rito del 'pastierone' a SantAngelo allEsca

Sant'Angelo all'Esca - Rivive dal 5 gennaio il rito del “pastierone”, preparazione tipica di Sant’Angelo all’Esca che, con il tempo, è diventato un vero e proprio simbolo di una comunità rurale e della rievocazione di sapori antichi. Una...

Rivive dal 5 gennaio il rito del “pastierone”, preparazione tipica di Sant’Angelo all’Esca che, con il tempo, è diventato un vero e proprio simbolo di una comunità rurale e della rievocazione di sapori antichi. Una manifestazione suggestiva, un rito collettivo al quale partecipa tutta la popolazione, intenta sin dalla mattina alla preparazione del “pastierone”, gigantesco timballo di maccheroni, formaggio e uova.
In occasione della manifestazione, il 5 gennaio si terrà l’ultimo appuntamento con il ciclo di eventi “Tradizione e folklore del Borgo Terminio Cervialto”, promosso dalla Comunità Montana Terminio Cervialto nell’ambito della misura 4.14 del Por Campania 2000-2006 “Incentivazione di attività turistiche ed artigianali” – Azione B “Investimenti immateriali per la realizzazione di iniziative di animazione culturale rivolte al recupero delle tradizioni e del folklore locale”.
Fin dalla mattina sarà allestito un grande falò, necessario a cuocere il timballo, simbolo della volontà di esorcizzare le ansie e le trepidazioni dell’anno trascorso, con l’augurio che la notte rechi buon auspicio a quanti partecipano all’evento. Si comincia alle ore 12.15 con l’appuntamento in piazza per assistere alla preparazione e alla cottura del pastiero. Alle ore 13.15, presso l’aula consiliare, degustazione di prodotti tipici e, a seguire, visita al centro storico e alle aziende “Tenuta Cavalier Pepe” e “Verdi Fattorie”.
Alle ore 16, presso la sala consiliare, si terrà la tavola rotonda “Nel Casino del Pastiero”, che si aprirà con i saluti del sindaco Gerardo Manganese e del presidente della Pro loco Giuseppe Maffeo. A seguire gli interventi di Gaetano Sicuranza, Assessore al Turismo e alle Attività Produttive della Provincia di Avellino, sul tema “La tipicità: risorsa produttiva del territorio”, Raffaella Luise, Assessore alla Cultura di Sant’Angelo all’Esca (“Il recupero della tradizione locale come valorizzazione del territorio”), Antonio Lo Priore, Amministratore della Società Cooperativa Agricola “Terre d’Angelo” (“Storia della viticoltura irpina”), Milena Pepe, titolare dell’azienda “Tenuta Cavalier Pepe” (“Il vino al femminile: una giovane irpina che si «riappropria» delle radici antiche. Una scommessa vinta”), e Mario Penta, Amministratore dell’azienda “Verdi Fattorie” (“Imprenditoria privata e sviluppo del territorio: progettualità possibili nella produzione tipica e biologica”). Concluderà i lavori Nicola Di Iorio, presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto.
“Quella del pastiero di Sant’Angelo all’Esca – afferma il presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto, Nicola Di Iorio – è una tradizione che di diritto può essere annoverata tra le più suggestive e tipiche d’Irpinia, che coinvolge tutta la popolazione, e che per questo può essere senza dubbio di forte richiamo per il visitatore alla ricerca di riti coinvolgenti come questo. Una manifestazione che è anche testimonianza di quello che le nostre comunità e i nostri paesi riescono ad esprimere, sia in termini di iniziative che di produzioni tipiche. Sant’Angelo all’Esca è inoltre uno di quei territori su cui la Comunità Montana Terminio Cervialto ha deciso di puntare, attraverso il recupero del Casino di Caccia”.

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