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Il museo Civico di Mondragone e la mostra sulle macchine di Leonardo

Mondragone - Dal 27 ottobre presso il Museo Civico di Mondragone è possibile visitare la mostra sulle macchine disegnate da Leonardo da Vinci. L'esposizione vede la presenza di modelli di macchine edili, militari e per il volo, esattamente...

Dal 27 ottobre presso il Museo Civico di Mondragone è possibile visitare la mostra sulle macchine disegnate da Leonardo da Vinci. L'esposizione vede la presenza di modelli di macchine edili, militari e per il volo, esattamente riprodotte dai disegni contenuti nei codici leonardeschi (Atlantico, Hammer, Madrid, Trivulziano, ecc.). Le macchine prodotte in legno, metallo e stoffa, in scala o agrandezza naturale, sono state ricostruite da abilissimi artigiani fiorentini sotto la supervisione di esperti ingegneri. Ciò che più attrae il pubblico è la caratteristica “interattività” delle macchine, il che significa che i visitatori possono toccarle e manovrarle vedendole in funzione. Dal suggestivo aliante alla vite area, dalla bicicletta alla vite d'Archimede, dal martello a camme all'ingranaggio elicoidale, i visitatori potranno vedere e toccare con mano le grandi intuizioni e le grandi invenzioni di Leonardo da Vinci. Tutte le macchine hanno una agevole didascalia che permetterà di comprendere con chiarezza l'origine della macchina e la sua funzione.
L’amministrazione comunale di Mondragone, già da alcuni anni, ha dato vita ad un vero e proprio “work in progress” rivolto al recupero ed alla valorizzazione dei reperti dell’antica Sinuessa, attraverso l’istituzione e la promozione di un Museo Civico. Considerato come un centro di ricerca in continua evoluzione, l’ente museale mondragonese si avvale, nella sua gestione, della professionalità di esperti archeologi e di pratici museografi. La collezione del Museo della vetusta Sinuessa consta di diversi oggetti rinvenuti durante le molteplici campagne di scavo effettuate nel territorio litoraneo. Tali indagini sono state avallate da adeguate ricerche storiche e topografiche. Il patrimonio museale è stato inoltre arricchito dall’acquisizione di molti resti già conservati presso il Museo Archeologico di Napoli e dalla donazione di vari materiali ritrovati da privati cittadini. La costituzione di questa raccolta ha consentito la formazione di una esposizione archeologica che va dall’età preistorica al medioevo.
Il “Civico” di Mondragone è ripartito in quattro sale. Nella prima sono esibiti alcuni reperti “litici” relativi all’epoca dell’Aurignaziano (23.000 anni a.C. circa). Il secondo ambiente mostra invece alcuni pezzi risalenti all’età protostorica ed arcaica. La presenza di tali materiali e l’allestimento realizzato offrono al visitatore l’opportunità di effettuare un adeguato approfondimento sulla realtà materiale, sociale e culturale degli Aurunci, antico popolo indigeno stante nel territorio di Mondragone prima della conquista dei romani. La terza e quarta sala contengono bensì i reperti del periodo romano, giunti dalla colonia “Civium Romanorum di Sinuessa” e dall’area di Falerno. L’insieme di questi reperti sono una inesauribile fonte di riflessione e di studio degli aspetti sociali ed economici della antica Sinuessa, fondata nel 296 a.C. L’esposizione della cultura materiale di questa cittadina di età romana è caratterizzata dalla presenza di numerose medaglie, anfore vinarie ed epigrafi. Recentemente è stata inoltre allestita la sala grande, posta al pian terreno, con l’esibizione di ceramiche pervenute nell’area della Rocca Medioevale e dagli attigui centri di Montis Draconis. Le campagne di scavo effettuate, alcuni mesi fa, in questi luoghi hanno contribuito, attraverso il ritrovamento di molti materiali, alla creazione di un valore aggiuntivo alla già consistente collezione del museo.
L’esplorazione archeologica di Rocca Monti Draconis è stata condotta da esperti archeologi provenienti da diverse realtà culturali ed istituzionali della penisola. L’indagine ha portato alla luce alcuni tratti di un considerevole insediamento abitato; in questo luogo è stata rilevata parte della cinta e vari edifici abitativi. Particolarmente interessante è stato il rinvenimento di una fornace di età medioevale. La presenza di questo forno per la produzione di malta conferma la frequentazione della zona anche in epoche successive. Difatti, successivi scavi hanno fatto riemergere costruzioni innalzate tra il XIII ed il XV secolo; nella stessa area sono state ritrovate anche molte monete risalenti alle medesime epoche. Presso l’equivalente sito sono stati poi rilevati gli antichi tracciati viari, di età federiciana, la necropoli della chiesa medioevale ed il torrione del Duecento. Secondo gli esperti sono ancora molte le cose che devono riemergere da questo luogo.
E’ chiaro che Mondragone, in questa fase, gode di particolar attenzione da parte degli archeologi locali e non. L’avvio di diverse campagne di scavo ha fatto riaffiorare negli ultimi tempi molto materiale, e la costituzione di un museo non è stata altro che l’inaugurazione di una prima e precisa volontà di divulgare e far conoscere, ad un pubblico di esperti ed appassionati, il ragguardevole patrimonio archeologico dell’area mondragonese.
La città di Mondragone presenta oltre il Museo Civico altri rilevanti luoghi di interesse storico-artistico come il Plazzo e la torre baronale costruita verso la metà del XVI secolo per volere di Antonio Carafa duca di Mondragone, la chiesa di S.Anna de Aquis Vivis sul monte Cicoli nella zona della caldana edificata nel 1325 e la chiesa di Santa maria del Belvedere.

Le prinicpali manifestazioni
Festa in onore dell’Assunta, 15 agosto: alle ore 20 della domenica che precede il 15 agosto, i pescatori con le loro imbarcazioni trasportano per diversi chilometri la statua della Madonna dalla località Baia Azzurra fino alla piazzza mondragonese Mario Conte. La scena è particolarmente suggestiva e toccante, tante barche illuminate con torce e ceri portati dai fedeli fanno da corteo alla prima barca che trasporta la Madonna, contemporaneamente la folla di cittadini assiste lungo la battigia al passaggio della Madonna offrendo preghiere e gettando petali di fiore in mare.

Il presepe vivente, Epifania; Carnevale mondragonese.

Piatti e prodotti tipici
La mozzarella; la “scrippella” tipico dolce cittadino utilizzato come buon augurio per i matrimoni. Il vino Falerno la cui area di produzione comprende i terreni collimari dei cinque comuni situati attorno al massiccio calcareo del Massico: Mondragone, Carinola, Cellole, Sessa Aurunca e Falciano del Massico.Si tratta di terreni silicei e sabbiosi, ricchi di potassio e fosforo che formano l’antico Falernus Ager. Il falerno viene prodotto nei tipi: Bianco, Rosso e Primitivo.

Come raggiungere
In auto: Autostrada A1 Roma-Napoli uscita Cassino, S.S. Domiziana direzione Roma (per chi viene da Nord); Autostrada A1 Napoli- Roma uscita Capua, S.S. Domiziana direzione Roma.

In treno: Stazione di Falciano-Mondragone, a circa 9 Km; stazione di Formia a circa 35 Km.

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