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La solidarieta' AIFO abbraccia 'Vila Esperana'

Casagiove - Particolarmente viva e sentita è stata la partecipazione deinumerosi intervenuti alla Serata Concerto tenutasi sabato 20 gennaiopresso il Centro parrocchiale San Michele Arcangelo di Casagiove. Liniziativa di solidarietà a sostegno di...

Particolarmente viva e sentita è stata la partecipazione deinumerosi intervenuti alla Serata Concerto tenutasi sabato 20 gennaiopresso il Centro parrocchiale San Michele Arcangelo di Casagiove. Liniziativa di solidarietà a sostegno di un progetto dellinfanzia del Suddel Mondo è stata organizzata dal Gruppo AIFO, Associazione Italiana diRaoul Follereau, di Caserta-Casagiove, che ha voluto partecipare la suaprofonda convinzione che Non esistono sogni troppo grandi.Lo scorso annola dott.ssa Chiara Castellani, medico AIFO in Congo, ci aveva comunicatoil suo sogno: portare luce e acqua allospedale dove lavorava da quindicianni. Ora il sogno, pur dopo numerose difficoltà, è diventato realtà: aNatale scrive non accenderemo le luci dellalbero, ma le luci dellospedale Questanno la serata è stata dedicata al Brasile, terra diprofondi contrasti e quindi di estrema povertà, ma anche di grandeentusiasmo e gioia di vivere. Qui lAIFO ha in corso 24 progetti che, comeha sottolineato il prof. Luigi Gravina, vice-presidente nazionale dellAIFO, sono fondati sulla restituzione dei diritti fondamentali quali lasalute, il cibo, listruzione, non solo attraverso aiuti concreti, masoprattutto attraverso processi di autosviluppo nel pieno rispetto dellediversità e della dignità di ciascuno. Il brasiliano Max Robson,responsabile e testimone del progetto Espaço cultural Vila Esperançadello stato di Goiàs, dove lavora come animatore artistico e culturale diuna comunità di bambini e adolescenti, ci ha partecipato il suo sogno:restituire dignità ai poveri, aiutandoli a prendere coscienza del propriovalore e dei propri diritti, perché nessuna emancipazione è possibilesenza una presa di coscienza dal di dentro di chi è sfruttato. A VilaEsperança, dove prima sorgeva una discarica, si incontrano bambini ragazzie adulti di diverse culture, quella africana (portata dagli schiavi),quella locale indios e quella europea. Qui, mediante un percorso formativodi integrazione attraverso lattività artistica, scoprono il valore dellapropria diversità e la dignità dellessere persona. La storia diRegimar, stupendamente narrata da Beppe Gentile, è stata la testimonianzadi come anche a Vila Esperança i sogni possono diventare realtà. Questomomento toccante si è ben inserito nel concerto del soprano M° Cira DiGennaro e della pianista M° Maria Rita Mori, costituito da un programmaben scelto di brani musicali che ha spaziato da Mozart e Rossini fino allepiù classiche canzoni napoletane, e intervallati da composizionipianistiche della stessa Maria Rita Mori. Le interpretazioni musicalihanno comunicato piacevoli e intense emozioni al pubblico, che hamanifestato alle artiste stima e approvazione con lunghi e calorosiapplausi.

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