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Iannitti: '2007 sia l'anno delle pari opportunita''

Caserta - "Il 2007 è stato dichiarato l’anno delle pari opportunità. Che può tradursi non solo come pari opportunità tra uomo e donna ma anche come pari opportunità tra i cosiddetti normodotati e i diversamente abili. Soprattutto in questo secondo...

"Il 2007 è stato dichiarato l’anno delle pari opportunità. Che può tradursi non solo come pari opportunità tra uomo e donna ma anche come pari opportunità tra i cosiddetti normodotati e i diversamente abili. Soprattutto in questo secondo caso ci sarebbe tanto da fare. Basti pensare, per esempio, che strade e piazze importantissime di Napoli, parliamo della Metropoli che si propone guida del Mezzogiorno, ancora non hanno marciapiedi con gli scivoli per cui solo la solidarietà umana, quando si manifesta, permette di superare questi primi elementari ostacoli ad una libera circolazione di tutti e rende quindi anche i diversamente abili cittadini e padroni del loro ambiente, a prescindere dalle loro condizioni . I diversamente abili, a meno che non si parli di patologie gravi, cercano,anche con l’aiuto dei loro familiari, di condurre una vita il più possibile normale. E la normalità comprende il diritto sacrosanto di muoversi liberamente nella città, di accedere ai negozi, di fare una spesa di sbrigare le personali pratiche presso gli uffici postali , bancari o pubblici. Ma tutto questo ancora oggi è solo un miraggio. E allora ci viene da chiedere alla amatissima Sindaca di Napoli, On. Rosa Russo Iervolino se ha sentito mai parlare della legge per l’eliminazione delle barriere architettoniche, se è informata delle norme che tutelano i diritti dei diversamente abili. Noi crediamo che ci sia un deficit di conoscenza, non ci permettiamo di dubitare della sua sensibilità, tuttavia essere una buona donna non basta quando si è a capo di una grande città. Non basta la sua “compassione”, nell’accezione semantica del termine, perché il disabile che si reca in Via Roma a fare shopping (ha il diritto anch’esso di farlo, contribuendo persino ai buoni affari dei commercianti ?), trova qualche marciapiede impraticabile e di scivoli non c’è n’è nemmeno l’ombra. Non basta compenetrarsi: i disabili attendono risposte concrete alle loro esigenze. Anche se, a dire il vero, c’è chi ha anche un grande deficit sensibilità nei confronti delle persone meno fortunate. Come il Vice – direttore della Banca di Roma di Piazza Vanvitelli a Caserta che qualche giorno addietro per accogliere una disabile, è dovuto uscire fuori dalla Banca perché mentre l’Istituto ha due porte d’ingresso per i normali, non ha nessun ingresso per i diversamente abili. Ha detto che “ è per motivi di sicurezza”. Cosicché per la Banca di Roma i diversamente abili sono diventati anche persone pericolose che per motivi di sicurezza non possono entrare. Stiamo naturalmente scherzando per non piangere. Dietro insistenza la signora in carrozzella, sotto una pioggia insistente, veniva fatta entrare per il garage o posti macchina all’aperto in un cortile attiguo , dove affacciano alcune porte interne della Banca. Ci permettiamo di consigliare, comunque, al funzionario in questione, di guardarsi un poco anche lui la legge sulle barriere architettoniche che obbligatoriamente impone che i locali pubblici siano accessibili a tutti(quindi, anche ai diversamente abili). Duemilasette: anno delle pari opportunità? Abbiamo veramente incominciato alla grande! La pari opportunità, per chi vive questo problema, non è una litania biascicata in convegni e tavole rotonde dei grandi affabulatori ma una percezione funzionale - esistenziale dell’uomo che hai di fronte. Pertanto meno parole."

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