rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità

Condanna Appendino, Del Gaudio: "Rivedere sistema giustizia, troppe responsabilità su sindaci"

L'ex sindaco di Caserta commenta la condanna della sindaca di Torino: "Primi cittadini pagano per colpe non loro"

"Massima solidarietà alla sindaca Appendino. Il nostro Paese ha bisogno di una riforma della giustizia assoluta e di rivedere il ruolo del sindaco anche da un punto di vista culturale". Lo dichiara l'ex sindaco di Caserta Pio Del Gaudio.

Chiamato dall'Adnkronos a commentare la condanna alla sindaca di Torino Chiara Appendino per i fatti di piazza San Carlo, Del Gaudio risponde così: "Credo che la sintesi sia tutta nel libro di Palamara. All'Italia serve una riforma della giustizia assoluta e lo dice uno che nella giustizia ci crede, perché la magistratura ha accertato i fatti e la mia vicenda è finita con l'archiviazione. Ma proprio da persona che crede nella giustizia, credo che sia necessario rivedere tutto il sistema giudiziario". Ma non solo: "Va rivisto anche il ruolo del sindaco che, tranne rare eccezioni che vanno perseguite con violenza dalla magistratura, il più delle volte è una persona che si prende una responsabilità enorme nel guidare una macchina amministrativa che, molto spesso, cammina da sola e a volte lo fa contro gli interessi della collettività".

Secondo Del Gaudio "è paradossale che quanto avvenuto venga imputato alla sindaca di Torino. I sindaci sono spesso condannati in quanto rappresentanti legali di un ente, ma l'ente è pubblico, non si tratta di un ente privato dove riesci a gestire tutto e hai poteri tali da poter indirizzare la macchina amministrativa. Se ci sono negligenze, a volte un sindaco nemmeno le conosce, non ne è partecipe. La magistratura deve tenere conto di questo, deve guardare agli atti dei sindaci con il garbo e il rispetto che si deve a chi scende in campo e ci mette la faccia".

Del Gaudio evidenzia poi quello che definisce "un problema grossissimo di tipo culturale: quando ricevi un avviso di garanzia o una condanna in primo grado, per la collettività sei già colpevole. L'appello, la Cassazione, non servono più a niente, anche se vieni assolto. La sindaca sarà sicuramente assolta in secondo grado, ma si ritroverà ad avere la vita rovinata da una vicenda per la quale sarà assolta, così come è avvenuto con la mia vita e con la vita dei miei figli".

Del Gaudio ripercorre rapidamente le tappe della sua vicenda giudiziaria, a partire dal 14 luglio 2015 quando venne arrestato: "Un signore che sapeva di essere intercettato, parlando da solo in macchina, disse che mi aveva dato dei soldi per la mia campagna elettorale. Sono stato arrestato il 14 luglio, sono stato liberato il 25 luglio su istanza del Riesame poi confermata a dicembre dalla Cassazione. Dopo due anni hanno archiviato tutto, nel frattempo ho avuto i soldi bloccati, la mia vita professionale distrutta, la mia vita politica distrutta. Ho avuto la forza di rialzarmi e di denunciare la mia storia, la mia vicenda, a tutto il mondo, ma intanto la vita dei miei figli è stata rovinata". Oggi Del Gaudio vuole ricominciare da dove aveva lasciato nel 2015, candidandosi a sindaco di Caserta alle prossime elezioni amministrative, previste in primavera. Sarà sostenuto da liste civiche: "Lo faccio per dimostrare a me stesso che sono una persona perbene", conclude.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Condanna Appendino, Del Gaudio: "Rivedere sistema giustizia, troppe responsabilità su sindaci"

CasertaNews è in caricamento