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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Casal di Principe

Ucciso dai sicari del clan, il figlio di Noviello manda un messaggio ai killer

"Voglio che lo ricordino soprattutto loro a 12 anni dalla sua morte"

Ricorre oggi il dodicesimo anniversario della morte di Domenico Noviello, l'imprenditore ucciso a Castel Volturno dall'ala stragista dei Casalesi guidata da Giuseppe Setola nel 2008; fu il secondo delitto di sangue della cosiddetta stagione del terrore, che nel Casertano costò 18 morti, tra cui i sei ghanesi della strage avvenuta sempre a Castel Volturno. Noviello fu ucciso per vendetta, in quanto alcuni anni prima aveva denunciato e fatto condannare elementi del clan dei Casalesi che gli avevano chiesto il pizzo; ma la sua uccisione fu anche un segnale che il clan lanciò a tutti coloro che avevano scelto di ribellarsi alla prepotenza del clan, sia imprenditori che collaboratori di giustizia. Due settimane prima di Noviello fu infatti ucciso Umberto Bidognetti, padre del pentito Domenico Bidognetti, cugino del capoclan Francesco Bidognetti noto come 'Cicciotto e Mezzanotte'.

Noviello aveva quattro figli e gestiva un'autoscuola; la sua eredità morale e professionale è stata presa dal figlio Massimiliano, che è ancora sotto scorta che così ha voluto ricordare il padre: "Sono trascorsi oramai 12 anni dall'assassinio di mio padre Domenico. Come tutti gli anni anche quest'anno avremo voluto onorarlo con tanti amici e tutte le persone che hanno imparato ad amarlo e rispettarlo nel tempo, dopo aver capito e appoggiato il suo gesto allora ritenuto folle. Nonostante il momento difficile che l'intera Nazione sta affrontando, noi vogliamo ricordarlo sempre e comunque, ma sopratutto vogliamo che lo ricordino loro i suoi assassini, vogliamo che non dimentichino le loro atroci barbarie, nessuna di tutte quelle che hanno fatto verso i tanti uomini coraggiosi anche se a volte soli come mio padre. Il nostro riunirci serve proprio a questo, a non dimenticare e quindi voglio ringraziare gli amici imprenditori di Castel Volturno e di ogni dove, il Comitato don Peppe Diana, Libera Contro le Mafie e la FAI federazione antiracket italiana News - Magazine Informare oltre ai tanti altri uomini e donne che come mio padre continuano a battersi contro questa erbaccia che è la camorra o mafia e tutti coloro che domani porteranno un fiore a mio padre anche per me. Quest'anno il cielo si è arricchito di un altro grande uomo, amico di tutti noi, Valerio Taglione, che porteremo sempre nei nostri cuori, certo che da lassù con Don Peppe Diana, Papà, Federico del Prete e tantissimi altri, continuerà ad indicarci la via".

Anche il sindaco di Casal di Principe, Renato Franco Natale, ha voluto ricordare Domenico Noviello: "Noi non dimentichiamo. Domenico Noviello aveva denunciato gli estorsori, e pagò con la vita quest'atto di coraggio. E' stato insignito della medaglia d'oro al valor civile con questa motivazione: "Vittima di una estorsione, con encomiabile coraggio, denunciava alcuni esponenti della criminalità organizzata, consentendone l'arresto e la successiva condanna. A distanza di alcuni anni dall'evento, mentre era alla guida della propria autovettura, veniva barbaramente assassinato in un vile agguato camorristico. Chiarissimo esempio di impegno civile e rigore morale fondato sui più alti valori di libertà e di legalità". Ogni anno il suo sacrificio è stato ricordato lì a Castel Volturno, nel luogo del suo omicidio: quest'anno a causa dell'emergenza sanitaria, la tradizionale cerimonia di memoria non è possibile; ma io sarò invece sulla sua tomba, nel cimitero di Casal di Principe, per deporre un fiore, perchè noi non dimentichiamo".

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