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Allagamenti, scoppia la lite social. Russo: "Colpa della giunta sciolta per camorra". L'ex sindaco: "Fai lo showman"

Polemiche infuocate dopo gli allagamenti a Castel Volturno tra sindaco ed ex primo cittadino

Un botta e risposta durissimo sui social, dove sono arrivate anche accuse di legami con la camorra, tra il primo cittadino di Castel Volturno Dimitri Russo e il suo predecessore Antonio Scalzone. Oggetto del contendere è stato l’allagamento subito da parte della città del litorale domizio per il temporale che ha avuto luogo nel pomeriggio di lunedì, situazione che ha provocato grossi disagi in particolare a Pinetamare e Destra Volturno.

LE ACCUSE DEL SINDACO

Un litigio nato dopo la polemica scoppiata per le parole del consigliere Cesare Diana, che imputava all’amministrazione l’allagamento di alcune strade “sommerse dall’acqua”. “Già in campagna elettorale, ha appena criticato il sottoscritto per l'allagamento di via del mare e altre strade private di Pinetamare, pur sapendo che la pulizia spetta al privato proprietario della strada. Ecco l'anomalia – spiega il sindaco - come può un privato essere proprietario di una litoranea, di una strada adiacente al demanio marittimo? A Castel Volturno è possibile! È successo, unico caso al mondo. E ci sono delle chiare e specifiche responsabilità: durante la transazione Stato-Coppola del 2004 il Comune, guidato dal pluri sciolto per camorra Antonio Scalzone e company, Luise e Giancotti - ma anche lo stesso Diana che era un loro seguace - rifiutarono esplicitamente di sedersi al tavolo della transazione, rinunciando alla rivendicazione di terreni comunali, di terreni di uso civico e demaniali, calando le brache ai Coppola. Lo stato chiese più volte al comune di partecipare al tavolo per rivendicare appunto diritti e proprietà. Macché, Scalzone e "cumpari", che ogni mattina prima di andare al comune passavano all'Holiday Inn per ricevere istruzioni, se ne fregarono "perché già soddisfatti degli interventi che il privato aveva previsto nell'altro aborto chiamato "Accordo di Programma"", così scrissero allo Stato che stigmatizzava il disinteresse del comune. Il tutto a scapito dei cittadini che oggi vivono l'anomalia di Pinetamare sulla loro testa. Gli stessi sciolti per camorra, ringalluzziti dall'ondata razzista creata dall'attuale governo, oggi hanno pure il coraggio di parlare. E con loro anche Cesare Diana, quest'ultimo delegittimato da tutti, compreso i consiglieri eletti con lui. Non c'è mai limite alla indecenza”.

LA REPLICA DI SCALZONE

Accuse rispedite al mittente dallo stesso ex sindaco chiamato in causa, che ha risposto su Facebook alle dichiarazioni di Russo: “Vatti a leggere l'accordo di programma e la transazione Stato-Coppola che ancora non conosci – ha scritto sui social Scalzone - e cerca una volta tanto di fare la persona seria, ma lo so che questo è molto difficile per te. Sei quasi alla fine della tua tragedia, stai ancora a fare lo showman. Abbi l'onestà di riconoscere la tua incapacità ed il tuo fallimento e quando vuoi parlare della mia amministrazione pulisciti prima la bocca, che se non era per un sindaco mio parente adesso stavi a pascolare le bufale”.

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