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Abbattimento di alberi, triplice fronte di lotta dei Comitati

Villetta Padre Pio, parco Schiavone e Macrico tra proteste e carte bollate

Alberi tra proteste e ricorsi. E' durissima la linea "green" di comitati ed associazioni di Caserta sull'operato dell'amministrazione comunale che intende abbattere diversi alberi in città o modificare la destinazione di aree a verde, come il Macrico, con la realizzazione di una scuola. 

Il fronte della protesta si divide su tre fronti. Nei giorni scorsi il Comitato Parco Ornamentale di Centurano ha notificato al Comune, attraverso il legale Paolo Centore, il proprio intervento per la dichiarazione di interesse culturale da parte della Soprintendenza della Fontana Pubblica e giardino con vasche di proprietà della Real Casa Michelangelo Viglia di Centurano, nella zona di parco Schiavone. Alla base del provvedimento la salvaguardia dei giardini, prevista dallo statuto del comitato, ed in particolare degli alberi di epoca vanvitelliana che vi sono custoditi. Nei mesi scorsi il Comune aveva autorizzato la relizzazione di un'area commerciale con negozi e pizzeria nella villetta borbonica provocando la levata di scudi dei comitati. 

Nei prossimi giorni, invece, l'associazione Macrico Verde presenterà una petizione quale strumento di pressione a difesa del verde pubblico, "in un momento storico nel quale l'amministrazione comunale va in direzione opposta ai bisogni della città - si legge in una nota -. Atti amministrativi che prevedono  nell'area  ex Macrico una strada e quest'anno una scuola! Asfalto e cemento, invece che il Parco!".

Nei giorni scorsi, invece, comitati civici ed associazioni hanno dato vita ad una catena umana per impedire (come previsto dal progetto di riqualificazione) l'abbattimento di 21 alberi in Villetta Padre Pio. 

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