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Attualità Santa Maria Capua Vetere

"Agenti del carcere stremati da turni massacranti", l'allarme del sindacato

Si prospetta una grossa carenza di personale a settembre. Il segretario nazionale del Sarap, Esposito: "Servono provvedimenti seri"

Carcere di Santa Maria Capua Vetere in ginocchio, personale stremato da turni massacranti. E' questo l'allarme raccolto dal Sarap (sindacato autonomo ruolo agenti penitenziaria). "Quello che ci preme evidenziare sono le condizioni in cui è costretto a vivere il personale in servizio nel carcere samaritano - sottolinea il segretario nazionale Roberto Esposito - considerando che si trovano ad espletare turni di servizio massacranti in sezioni dove si trovano a gestire da soli 50/60 detenuti, e questo mette nelle condizioni di non riuscire a garantire la dovuta sicurezza che ci vorrebbe. Tutto questo porta a trovarsi a svolgere nel corso di un mese anche 50 ore di lavoro straordinario che il più delle volte non viene nemmeno retribuito".

"Fino ad oggi si è tirato avanti grazie alle 34 unità distaccate dal mese di giugno presso l’istituto sammaritano per fronteggiare l’urgenza che si era venuta a creare - aggiunge Esposito - ma questa quota a partire dal mese di settembre viene riassorbita perché vede la partenza di 40 assistenti capo per il corso da sovrintendente. Pertanto chiediamo di prendere seri provvedimenti affinché si possa colmare questa grossa carenza di personale che si prospetta per i mesi a seguire, dando la possibilità sia al comandante che alla reggenza dell’istituto di poter mettere in pratica tutte le norme pattuite, per un lavoro nel rispetto delle regole", conclude il segretario nazionale del Sarap. 

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