Fatture non pagate e Comune trascinato in tribunale. Il ricorso per decreto ingiuntivo presentato dall'Acqua Campania SpA, concessionaria della Regione per la gestione dell’acquedotto campano, contro il Comune di Maddaloni, accusato del mancato pagamento della fornitura d'acqua potabile relativa al secondo e al quarto trimestre del 2019 (poco più di 806mila euro), preoccupa non poco il consigliere comunale Angelo Tenneriello che ora vuole vederci chiaro.

Il capogruppo di 'Maddaloni Positiva', infatti, ha presentato un'interrogazione all'assessore al Bilancio, Luigi Bove, per sapere "se prima del decreto ingiuntivo sono state inviati dei solleciti o delle richieste di pagamento da parte di Acqua Campania circa le fatture inevase; e quali sono stati i motivi che hanno impedito all'Ente di pagare le fatture nei tempi previsti" e per capire "se è intenzione dell'amministrazione comunale trasmettere l'intero fascicolo della vicenda alla Corte dei Conti per la valutazione di eventuali danni erariali".

La vicenda resta una 'matassa' da sbrogliare. Diverse sono le incongruenze tra le pretese della concessionaria e quanto comunicato dal Comune. Secondo quanto comunicato dal responsabile comunale dei Servizi Legali, nella proposta di delibera n.330 del 22 dicembre 2020, "il debito dell'Ente nei confronti di Acqua Campania SpA ammonterebbe a 520.518,86 euro" e non ad 806mila euro come richiesto dalla concessionaria. 

Insomma una situazione abbastanza delicata che, in un modo o nell'altro, "potrebbe arrecare un grave danno alle labili casse comunali", sottolinea il consigliere comunale Tenneriello.