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SPECIALE MARCIANISE Abbate contro Velardi: “Bugiardo seriale plurinquisito”

L'aspirante sindaco lancia stoccate su Piano urbanistico, abusi edilizi e scorta

"E' un bugiardo seriale plurinquisito. Ama solo diffondere falsità e calunnie nei miei confronti lanciando offese tutti i giorni. Per lui non esiste confronto e dialogo. O sei con lui oppure sei un camorrista o una bestia. E questa è la persona che si candida a guidare Marcianise". Ci va giù durissimo Dario Abbate, candidato sindaco di Marcianise, contro lo sfidante al ballottaggio Antonello Velardi. E lo fa attraverso una diretta facebook sulla sua pagina nella quale parla anche dell'episodio di ieri sera (26 settembre) durante il comizio: "Ha avuto il coraggio barbaro di criticare un disabile non vedente, Enrico Russo, che in tutti questi anni aveva semplicemente chiesto l'abbattimento di numerose barriere architettoniche e non l'ha mai voluto incontrare. Assurdo quello che succede nella nostra città". 

Abbate poi parla della sfiducia che di fatto ha portato Velardi a 'cadere' dal suo ruolo di sindaco: "Parla di congiura nei suoi confronti, ma si rende conto di quello che dice? Nessuno dei consiglieri si è presentato dal notaio, tutti sono andati in consiglio comunale con una mozione di sfiducia presentata 20 giorni prima al presidente del consiglio comunale. La mozione è nata dalle gravissime inadempienze della sua amministrazione, che ha creato danni irreparabili alla città. Lui anziché venire in Consiglio per discutere della mozione decise di non presentarsi, scappando dalle responsabilità. In maniera trasparente la maggioranza dei consiglieri lo hanno mandato a casa".

E quindi Abbate fa l'elenco delle indagini che coinvolgono Velardi: "Dice di essere dalla parte della legalità e della trasparenza ma dimentica che è un plurinquisito. Si nasconde dietro la maschera dell'irriducibile moralizzatori, ma dimentica l'indagine sull'Interporto con tutta la sua giunta, così come dimentica anche l'indagine sui permessi ricevuti indebitamente per il suo giornale che sono costati circa 350mila euro al Comune di Marcianise in 3 anni. Diceva di essere in Comune al lavoro ed invece era in giro a fare selfie. E poi ha anche la faccia tosta di nascondere l'abuso edilizio della sua abitazione: attacca gli altri per nascondere i suoi guai giudiziari". 

Un passaggio anche sul Consorzio idrico "partecipato dal Comune di Marcianise al 15% che sta diventando fonte di voti per Velardi, per questo motivo non si doveva nemmeno nominare un Consorzio che ha perdite milionarie ma che continua ad aumentare gli stipendi ad amministratori e revisori dei conti. Ci sono alcuni suoi candidati che hanno beneficiato di lavoro presso il Consorzio, c'è sicuramente conflitto di interesse". 

In chiusura Puc e scorta: "Velardi ha completamente sbagliato il Piano urbanistico comunale, e bene ha fatto il commissario a ritirare il piano. Manca infatti la Valutazione ambientale strategica (Vas), documento fondamentale per il Puc. Menomale che è stato ritirato altrimenti sarebbe stato annullato e in quel caso sarebbero stati guai". Sulla scorta ci va giù durissimo: "Per riavere la scorta ha presentato Marcianise come una delle capitali italiane del crimine organizzato. E questa persona vorrebbe guidare Marcianise, la città che dice di amare. Ancora una volta una bugia, da vero bugiardo seriale". 

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