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Giovedì, 18 Aprile 2024
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GP di Corea, Molte emozioni, pochi punti

(Yeongam) Fernando Alonso e Felipe Massa hanno concluso il quattordicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 rispettivamente con il sesto e nono posto finale. Solo due le squadre presenti sul podio: la Red Bulll con Sebastian Vettel sul...

(Yeongam) Fernando Alonso e Felipe Massa hanno concluso il quattordicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 rispettivamente con il sesto e nono posto finale. Solo due le squadre presenti sul podio: la Red Bulll con Sebastian Vettel sul gradino più alto, affiancato dalla coppia Lotus Kimi Raikkonen-Romain Grosjean. Con questo risultato Fernando Alonso è ancora secondo nella Classifica Piloti, ma il distacco da Vettel, quando mancano cinque gare e 125 punti da assegnare, è salito a 77 lunghezze. Settimo invece Felipe, mentre la Scuderia rimane in seconda posizione nella Classifica Costruttori, con la Mercedes che si è però portata a un solo punto. Sebbene Fernando non sia riuscito a portare a casa più punti come avrebbe voluto, il pilota spagnolo è stato uno dei principali protagonisti di una gara emozionante, in cui ha cercato per grande parte della corsa di avere la meglio sulla Sauber motorizzata Ferrari di Hulkenberg, quarto al traguardo.
Alla partenza, tutte le monoposto, a eccezione della Toro Rosso di Ricciardo, montavano gomme Supersoft: anche i piloti oltre la top ten in griglia, e quindi liberi di scegliere con quale mescola partire, volevano infatti liberarsi il più velocemente possibile della più "delicata" delle mescole Pirelli a disposizione. Avvio di gara caotico, con Vettel che andava in testa dalla pole position e Grosjean che dalla terza posizione si issava in seconda avendo la meglio su Hamilton. Felipe, invece, andava in testacoda alla curva 3, sfiorando di poco il contatto con il compagno di squadra Fernando, sesto alle spalle di Rosberg (quarto) e Hulkenberg (quinto). Il pilota brasiliano continuava comunque la gara, ma in fondo al gruppo in 21esima posizione. Ricciardo, autore di un'ottima partenza dalla dodicesima posizione, era settimo alle spalle di Alonso, anche se Raikkonen supererà poi l'australiano al terzo giro.
Rientro ai box per Button al quinto passaggio per il cambio del musetto sulla sua McLaren. Nel frattempo Felipe era risalito in sedicesima posizione, mentre Fernando occupava ancora il sesto posto. Alla sesta tornata, Webber, tredicesimo in griglia per una penalità inflittagli a Singapore, era risalito fino alla nona posizione. Fernando era protagonista in un battaglia per la quinta posizione, preceduto di 8 decimi da Hulkenberg e con un vantaggio di poco più di mezzo secondo su Raikkonen, mentre Felipe effettuava il suo primo pit-stop al giro 7, montando gomme Medium. Al giro 9 Raikkonen riusciva ad avere la meglio su Fernando, dopo una lotta che aveva visto le rispettive monoposto affiancarsi, mentre in testa Vettel comandava la gara con un vantaggio di 3 secondi sul compagno di squadra del finlandese, Grosjean. Alla decima tornata, prima del previsto, sosta ai box per Hamilton e Fernando, per un nuovo set di gomme Medium, con lo spagnolo che scivolava in undicesima posizione.
Grosjean, secondo, imboccava la corsia box per il cambio gomme al giro 11, riprendendo la corsa al quinto posto, con Hamilton al volante della Mercedes proprio alle sue spalle. Pit-stop per il leader della gara alla tornata 12, imitato da Raikkonen, con Webber che così andava in testa fino al proprio cambio pneumatici il giro successivo. A questo punto della corsa, tutti, a eccezione di Ricciardo, avevano effettuato il pit-stop. Fernando era settimo dietro a Hulkunberg, ma davanti a Raikkonen. Quindicesimo Felipe, tra Gutierrez e Sutil. Fernando tentava tutto il possibile per sopravanzare la Sauber di Hulkenberg, e dietro la Ferrari si formava un lungo trenino di vetture guidato da Raikkonen in ottava posizione.
Al 17esimo passaggio, Vettel guidava la corsa con un vantaggio di 4,1 secondi su Grosjean, che a sua volta precedeva Hamilton di oltre due secondi, con il compagno di squadra Mercedes Rosberg quarto con 4,2 secondi di vantaggio sul duello Hulkenberg-Alonso, diventato di fatto una battaglia a tre dato che Raikkonen era ormai attaccato al cambio della F138. Gara quasi solitaria, invece, per Felipe in quindicesima posizione. Fernando faceva ricorso a tutta la sua esperienza per avere la meglio sulla Sauber, senza però riuscirci, mentre in coda al trenino alle spalle di Raikkonen si era ormai aggiunto Webber. Al 24esimo passaggio Felipe passava Gutierrez e si portava in undicesima posizione, mentre nel giro successivo, con la sosta ai box di Raikkonen, Fernando si ritrovava Webber in coda, con l'australiano che scavalcava la Ferrari alla 27esima tornata, nello stesso giro in cui Hulkenberg rientrava in pit-lane.
Al giro 28 Rosberg, quarto, era costretto a rientrare ai box dato che il musetto della sua Mercedes sfiorava l'asfalto, con Fernando che effettuava il suo secondo pit-stop, montando un altro set di Medium e scivolando al nono posto. Nella tornata successiva era la volta di Hamilton visitare la corsia box per il pit-stop, imitato da Webber, terzo, al giro 30. Ed era in questo momento della corsa che entrava in pista la Safety Car dopo il cedimento di un pneumatico sulla McLaren di Perez sul lungo rettilineo, con la pista piena di detriti. Vettel e Grosjean rientravano quindi subito ai box per il cambio gomme, così come nuovamente Webber, oltre Ricciardo e Gutierrez. L'incidente e le soste ai box cambiavano di poco la classifica: Vettel in testa, seguito da Grosjean, Raikkonen, Hamilton, Hulkenberg, Fernando sesto davanti a Button, con Felipe quattordicesimo.
La Safety Car rientrava ai box al giro 36, e la gara offriva subito molto spettacolo, inclusa la Red Bull di Webber che prendeva fuoco in modo scenografico dopo che la Force India di Sutil, andato in testacoda, aveva impattato contro la monoposto del pilota australiano. Episodio che portava nuovamente in pista la Safety Car, appena dopo che Raikkonen aveva conquistato la seconda posizione ai danni del compagno squadra Grosjean. Dietro Vettel e le due Lotus, quarto Hulkenberg, che aveva superato Hamilton, con Fernando ancora sesto alle spalle della Mercedes. A completare le prime dieci posizioni Button, Rosberg, Maldonado e Ricciardo. Nonostante l'elevata usura degli pneumatici accusata da tutti, i due periodi di neutralizzazione della gara dietro la Safety Car facevan sì che la maggior parte dei piloti in pista potesse sperare di arrivare alla bandiera a scacchi senza più fare visita in pit-lane. Al giro 40 il rientro ai box della Safety Car dava il via libera agli ultimi 15 giri di gara. Fernando lanciava subito un attacco a Hamilton, con i due Campioni del Mondo che si scambiavano più volte la posizione. L'ordine, però, non cambiava, a differenza invece di quanto accadeva a Felipe: il pilota brasiliano subiva il sorpasso di Perez per la dodicesima posizione, ma al 43esimo passaggio Massa ritornava davanti al pilota messicano.
Felipe, poi, guadagnava due posizioni in un colpo solo, entrando in zona punti, quando riusciva ad avere la meglio sui "litiganti" Gutierrez e Maldonado con una manovra decisa. Più avanti in classifica, invece, Hamilton faceva di tutto per scavalcare Hulkenberg in quarta posizione, con Fernando, osservatore "privilegiato" del duello, pronto a sfruttare ogni occasione. Al giro 48 la Mercedes riusciva brevemente a sopravanzare la Sauber, ma Hamilton non poteva fare niente contro Hulkbenberg che lo ripassava sfruttando il DRS. In tutto questo, Fernando era attaccato alla Mercedes, ma aveva negli specchietti la sagoma della McLaren di Button. Ed è così che finiva la gara, con Vettel che conquistava un'altra vittoria, aumentando così il vantaggio in classifica su Fernando. Ma non è questo il momento di dare uno sguardo alla situazione in Campionato: le undici squadre del Circus lavoreranno infatti tutta la notte coreana per "preparare le valigie", per poi attraversare il Mar del Giappone alla volta di Suzuka, dove si correrà domenica prossima.

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