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Consiglio comunale ad hoc su sospensione lvori ponte, Legambiente: 'Se non ora quando?'

Sessa Aurunca - E dunque i lavori sul ponte Aurunco potrebbero essere sospesi per problemi provinciali di cassa. Avevamo ragione, noi di Legambiente, a chiedere un Consiglio Comunale perché si rendesse conto ai cittadini di come erano state...

E dunque i lavori sul ponte Aurunco potrebbero essere sospesi per problemi provinciali di cassa. Avevamo ragione, noi di Legambiente, a chiedere un Consiglio Comunale perché si rendesse conto ai cittadini di come erano state utilizzate le misure di compensazione, meglio note come ristoro nucleare, attribuite al Comune di Sessa e alla provincia di Caserta.Questa richiesta, avanzata già il 10 gennaio 2012, ribadita il 26 luglio 2012, con una lettera aperta al Sindaco, al Presidente della Provincia, ai consiglieri comunali, non ha mai ottenuto risposte, come se questa amministrazione governasse cittadini di altro territorio.Ricordiamo, a chi non ha il vizio della memoria, che il 13 marzo 2009 intercorse un Protocollo d'Intesa tra la Provincia di Caserta, il Comune di Sessa, il Comune di Cellole e il Dipartimento di Scienze Ambientali della seconda Università di Napoli, protocollo sottoscritto dai rispettivi rappresentanti istituzionali, e approvata nella Giunta Comunale di Sessa il 6 maggio 2009, n° 109/E.I., per la realizzazione del programma di investimenti ed opere per la riqualificazione territoriale dei Comuni di Sessa Aurunca e Cellole da finanziarsi con le misure di compensazione previste dall'art. 4 D.L. n 314, convertito in legge n. 368/2003.In tale protocollo si concordarono le opere da realizzarsi appunto con quello che generalmente viene chiamato "ristoro nucleare". Tra queste, al primo punto, leggiamo: "Intervento di riqualificazione e messa in sicurezza Ponte Aurunco con particolare attenzione alla rimozione delle traversine di amianto, nonché alla creazione di un sottopassaggio pedonale di servizio degli studenti delle scuole in prossimità del ponte" con un importo complessivo di € 1.181.442,79.Visto che questa cifra era compresa nei 3.604.150,00 di euro del ristoro nucleare, chiediamo, ancora una volta, che i nostri rappresentanti politici e amministrativi, quelli che siedono in Consiglio Comunale e Provinciale grazie ai voti dei cittadini, spieghino a cosa sono dovuti i problemi di cassa e se le cifre stanziate non siano state, malauguratamente, stornate per investirle da qualche altra parte. Chiediamo, altresì, che il Presidente della Provincia tenga fede all'impegno assunto durante l'inaugurazione dell'infopoint di Baia Domizia, quando dichiarò: "Mi assumo in prima persona l'impegno di utilizzare i fondi del ristoro nucleare per il territorio aurunco" e che alle legittime richieste nostre e dei cittadini tutti si risponda, non con uno sterile comunicato, ma convocandoci in quella che è la sede preposta, ossia la sala consiliare.

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