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Presentazione della rivista letteraria ''Achab''

Napoli - Per rilanciare il dibattito culturale e colmare un vuoto di molti anni, nasce finalmente a Napoli una rivista letteraria. Si chiama «Achab» come il mitico capitano di Moby Dick, ed è diretta dallo scrittore Nando Vitali. Presentazione...

Per rilanciare il dibattito culturale e colmare un vuoto di molti anni, nasce finalmente a Napoli una rivista letteraria. Si chiama «Achab» come il mitico capitano di Moby Dick, ed è diretta dallo scrittore Nando Vitali. Presentazione ufficiale mercoledì 30 gennaio (ore 18) alla «Feltrinelli Express» della stazione di Napoli Centrale, con lo scrittore Maurizio De Giovanni e l'ex presidente del «Premio Napoli» Silvio Perrella, da Roma i critici Filippo La Porta e Andrea Caterini. Letture di Enzo Salomone, coordina Pier Antonio Toma.Per Nando Vitali, «Achab è uno spazio cosmopolita di riflessione sulla letteratura contemporanea, aperto alle molteplici espressioni della narrazione, dalla graphic novel al racconto, all'inchiesta e alle teorie sul romanzo: un luogo di crescita e di confronto per lettori e scrittori». (Su Youtube anche una intervista al direttore, al link https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=RuhnIqfDDB4 )Particolarmente ricca è l'area critica, con i suoi stimolanti saggi: «Un metodo o un tormento? Elogio del dubbio» di Andrea Caterini, «Dove non c'è attrito tutto svapora» di Filippo La Porta, «I febbrili transiti di Arnaldo Colasanti» di Andrea Di Consoli, «La ferita di Céline» di Salvatore Santorelli, «Said e l'umanesimo tragico» di Silvio Perrella, e «Il testamento di un umanista» di Massimo Raffaeli.Da non perdere sono i racconti, inediti, firmati da bravi e originali scrittori: «Mutare d'ombra» di Antonella Ossorio, «Lettera a una fanciulla che non risponde» di Davide Orecchio, «Saracinesca selvaggia» di Carla d'Alessio, «Vieni a casa mia» di Andrea Carraro, «Travestita estate» di Franz Krauspenhaar, e «Il cane» di Giuseppe Munforte.Per la sezione Graphic Novel, Luca Raffaelli parla di un classico come «Huckleberry Finn» illustrato da uno dei principali disegnatori del momento: il bresciano Lorenzo Mattotti, che oltre a regalare ad «Achab» un'anteprima di alcune tavole del suo lavoro, si racconta con una intervista a Francesca di Transo.Infine «Dopoferropoli», l'Inchiesta a cura di Giuseppe Pesce: un'intervista ad Ermanno Rea per i dieci anni del suo romanzo «La dismissione», uscito nel 2002, in cui racconta la fine della grande fabbrica di Bagnoli; e affrontare il tema attualissimo del tramonto del grande mito industriale, alla luce della storia che si ripete: Bagnoli ha vissuto vent'anni fa, infatti, il dramma che oggi assilla Taranto. Solo attraverso un romanzo, però, si può capire che la crisi dell'Ilva non è solo un fatto di cronaca, ovvero la fine di una fabbrica, ma il tramonto di una certa epoca del mondo che, ci piaccia o meno, stiamo vivendo.

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