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Civitas, la De Lucia intervenga sulle case fantasma come ha stabilito la Corte dei Conti

Maddaloni - A fronte del dilagare del fenomeno delle case fantasma, che, assieme alla devastazione del territorio, afferma la presenza di una illegalità così diffusa tanto da non essere più percepita come tale dalle comunità locali, si...

A fronte del dilagare del fenomeno delle case fantasma, che, assieme alla devastazione del territorio, afferma la presenza di una illegalità così diffusa tanto da non essere più percepita come tale dalle comunità locali, si registrano gravissime inerzie degli amministratori locali che non procedono alla demolizione dei manufatti abusivi, consentendo, di fatto la prosecuzione del godimento da parte dell'occupante. i Comuni dove insistono gli immobili debbono obbligatoriamente esercitare l'opzione tra la gratuita acquisizione del manufatto per la sua utilizzazione a fini istituzionali dell'Ente, ovvero la sua demolizione. La mancata opzione o deviazioni nell'utilizzazione del cespite, generano responsabilità di natura risarcitoria cui amministratori e funzionari debbono rispondere davanti alla Magistratura della Corte dei conti. E' la nuova iniziativa che l'associazione Civitas intende sottoporre alla Corte dei Conti, che già ampiamente si è espressa in materia. L'elenco è in possesso del sindaco, Rosa De Lucia, già ai tempi in cui era assessore della giunta Cerreto. L'Agenzia del Territorio della Regione Campania ha ultimato l'ultima fase della ricognizione delle unità immobiliari urbane non censite, attribuendo a ciascuna di esse una rendita catastale presunta. Tale circostanza, consente ora ai comuni di esercitare, con dati certi, i poteri impositivi gravanti sulle proprietà immobiliari. Si è trattato di un'operazione che ha richiesto all'Agenzia del Territorio grandissime energie e competenze in considerazione del fatto che solo poco più di un anno fa esistevano nella sola Campania (il fenomeno è il più vasto d'Italia) ben 170.887 unità immobiliari (immobili fantasma) non censite in catasto.16 L'attività dell'Agenzia ha fatto emergere questa grandissima realtà "fantasma" con risultati da considerare sorprendenti. I comuni dispongono ora di un strumento di conoscenza e di accertamento di eventuali evasioni per la riscossione non solo dell'IMU relativa all'anno 2012, ma anche per procedere retroattivamente, fin dall'anno 2007, a esigere l'ICI evasa. Tenuto conto del valore medio nazionale per unità immobiliare (€ 600 per ciascuna unità), attribuito prudenzialmente dai tecnici del settore, può agevolmente dedursi che con la corretta applicazione delle norme, gran parte dei Comuni della Campania, tutti afflitti da scarsissime risorse economiche, potranno ricevere dalle nuove entrate supporto indispensabile per sostenere i loro servizi essenziali. Maddaloni rientra a pieno titolo, per il dissesto in atto, tra questi comuni. Per tale ragione, la Procura Campania ritiene di dovere impegnare la propria azione di responsabilità per richiamare l'attenzione degli amministratori locali su tali adempimenti e colpire eventuali resistenze, inerzie e abusi.

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