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Alberi ed Amore Esistenziale in strada

Napoli - Due pini che dopo aver lavorato un intero Natale 2010 e capodanno 2010-2011 si ritrovano senza un lavoro né una casa e senza famiglia, orfani e abbandonati sul ciglio di una strada … e dopo aver sgobbato un intero Natale alle prese con...

Due pini che dopo aver lavorato un intero Natale 2010 e capodanno 2010-2011 si ritrovano senza un lavoro né una casa e senza famiglia, orfani e abbandonati sul ciglio di una strada … e dopo aver sgobbato un intero Natale alle prese con regali di tutti i tipi, dopo essere stati sradicati dal loro boschetto e deprivati di permesso di soggiorno, alberi che sono stati "addobbati ingiustamente" e che sono stati legati, quasi torturati da fili luminosi … a intermittenza … Sorbendosi le abbuffate a tavola di conviviali tristi e decadenti, in ambienti ovattati; "come quelli vomeresi", della Napoli cosiddetta; " Napoli Bene". E' bene è lontano il concetto di comunismo autentico, perché i comunisti a Napoli sono tutti Borghesi o con aspirazioni Borghesi,e i pini ne sono la testimonianza, la testimonianza della mancanza di sensibilità verso la natura, la natura usata come oggetto e poi abbandonata a se stessa, quasi fosse uno strumento inanimato, morto nelle mani dell'uomo contemporaneo.
Questi i pini che ci ricordano oramai la lontana: "lotta di classe" che è riservata solo alla natura oggi e non più all'uomo! Questi i pini che resistono ancora all'omologazione culturale, vero sottoproletariato urbano, che solo grazie all'amore possono ritrovare la loro dignità stuprata e i propri diritti calpestati, su di una strada grigia come tante. Oh amore … amore che supera ogni barriera sociale, amore che rende tutto nobile e infinito … amore giusto e bello, dignitoso, giusto al contempo stesso … poiché sempre l'amore vero non nasce dalla retorica, l'amore e libertà e reciprocità, non discriminazione o abbandono e nemmeno preconcetto piccolo-borghese. Eccoli là i nostri amici pini, che abbandonati su Via Luca Giordano, quasi all'altezza della Floridiana, cercano invano l'ultimo abbraccio, l'ultimo sospiro, l'ultima speranza che è anelito alla vita e alla lotta che è lontana dai salotti e dalla politica di palazzo. che invece custodisce alberi protetti. Tutta questa scena sta a ricordarci che la discriminazione nei confronti dei pini deve cessare, che la politica è Truffa e bugia consacrata alla retorica, svilente e che svilisce ogni slancio puro, autentico, generoso. I pini non sono consapevoli … o forse no … noi uomini non conosciamo il profondo sentire della natura e la sua anima pulsante, l'anima dei pini ama e si protende oltre il mondo delle apparenze, con uno slancio amoroso che non conosce tregua e con una autenticità che non appartiene più agli uomini, una autenticità che è eternità dell'anima e intreccio di parole vere non falsità e sotterfugio. Questi pini sono una "poesia vivente", sono l'inno alla gioia e ci indicano la via, l'amore non può essere comprato e in questa società corrotta contemporanea questo non accade più, allora la dignità dei pini supera quella dell'egoismo meccanicista umano, i pini sono superiori agli uomini in questa scena … sradicati, usati, abbandonati si protendono verso l'infinito futuro della loro futura reincarnazione per chi ci crede, tutto in resto è noia, lungaggine descrittiva, narcisismo, morte civile, ripetizione, falsità e omologazione … e qui ed ora in questa città puzzolente e arretrata sono rimasti solo gli slogan elettorali di gente e politici che sono solo figure retoriche, morti viventi, legati alle poltrone e alla loro livida noia che chiamano: progresso sociale, libero pensiero, ecologia … tutta retorica di partito che serve a conservare se stessi come piccoli narcisi e nulla più … i pini sono vivi anche se sembrano ad un passo dalla morte, i concittadini sembrano vincenti e sono già morti … (Il deserto cresce; guai a colui che cela deserti dentro di sé ) F. Nietzsche.
Ed io ho scelto Nietzsche come educatore, non come maestro

Poema post-natalizio :

I pini abbandonati
Pini solitari … silvestri
Abbandonati sul ciglio di una strada
Soli ma con un cuore invisibile … immenso
Amatevi e insegnate l'amore
A questo povero e ricco quartiere superbo e solo
Dove tristi uomini si accalcano fuori i negozi
sono morti senza nemmeno vivere
Senza essersene accorti
Verdi eterni respiri d'alberi
Liberate l'umanità dalle loro catene
Liberateci tutti

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