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Ambiente Santa Maria Capua Vetere

400 tonnellate di rifiuti giornalieri presso lo Stir, Isde chiede monitoraggio

Santa Maria Capua Vetere - L'associazione Medici per l'Ambiente della nostra provincia -che aderisce all'Isde (International society of doctors the environment)- è fortemente preoccupata per il conferimento di 400 tonnellate di rifiuti giornalieri...

L'associazione Medici per l'Ambiente della nostra provincia -che aderisce all'Isde (International society of doctors the environment)- è fortemente preoccupata per il conferimento di 400 tonnellate di rifiuti giornalieri presso lo Stir (ex Cdr) di S.Maria CapuaVetere provenienti da 18 Comuni del napoletano. Ecco perché, temendo aggiuntive e gravi implicazioni igienico-sanitarie, il direttivo dell'associazione (costituito dai dottori Gaetano Rivezzi, Carmela Buonomo, Pietro Carideo, Angelo Cioffi, Antonio Merola, Giacomo Lupo Pulcino, Pietro Rocco) ha inviato in data 12 novembre 2010, con raccomandata a/r, una pressante nota al Prefetto di Caserta, al Sindaco di Santa Maria Capua Vetere, al Commissario straordinario dell'Asl di Caserta, al Direttore del Dipartimento di Prevenzione ex Asl Caserta 2, al Presidente dell'Amministrazione provinciale, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale della Città del Foro, al Comando provinciale dei Carabinieri di Caserta e al Comando Noe-Campania. Nelle premesse della missiva è chiarito che l'Isde ha appreso dai giornali che dal 26 ottobre corrente anno si sta conferendo quotidianamente una quantità così enorme di rifiuti. Pertanto, viste le ordinanze nn. 229 e 230 del 25/10/2010 e n. 235 dell'1/11/2010 della Giunta Regionale della Campania -Area Gestione Rifiuti-, con le quali appunto si autorizzano a tanto i 18 Comuni napoletani, senza che sia stata specificata la data di "fine conferimento", e considerato, inoltre, che agli scriventi risulta che, sempre presso il medesimo ex Cdr, non è più presente un presidio sanitario dell'ex ASL Ce/2 per una vigilanza e/o un monitoraggio igienico-sanitario nelle varie fasi del ciclo dei rifiuti, specie per l'eventualità di infiltrazioni del percolato, hanno insistentemente chiesto alle predette Autorità "che siano rispettate le norme legali, per quanto di competenza, in tema di sorveglianza e monitoraggio igienico-sanitario, ai sensi della legge 592/02 circa la questione di cui in oggetto e, ove mai ci fossero delle illegalità, procedere all'identificazione delle responsabilità penali per danni alla Salute dei cittadini". In sostanza, i Medici per l'Ambiente, hanno seri motivi per ipotizzare che lo sversamento quotidiano di rifiuti indifferenziati a strutture inidonee possa incidere negativamente sul prioritario benessere fisico delle popolazioni, "senza peraltro apportare significative risoluzioni alla infinita pseudo emergenza-rifiuti". L'assillante tormentone, dunque, continua inarrestabile e si auspica che gli Organi competenti avvertiti provvedano rapidamente ai chiarimenti del controverso caso, adottando le misure necessarie nel più breve tempo possibile.

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