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Coldiretti presenta progetto valorizzazione del frumento duro prodotto nel casertano

Caserta - È stato presentato ieri, nel corso dell'assemblea dei produttori cerealicoli di Coldiretti Caserta, ilprogetto "valorizzazione del frumento duro prodotto nel casertano"La cerealicoltura in provincia di Caserta vanta antiche tradizioni...

È stato presentato ieri, nel corso dell'assemblea dei produttori cerealicoli di Coldiretti Caserta, ilprogetto "valorizzazione del frumento duro prodotto nel casertano"
La cerealicoltura in provincia di Caserta vanta antiche tradizioni soprattutto nell'areale dei comuni che vannodell'Agro Aversano fino all'area cosi detta dei Mazzoni.La coltura del grano duro a Caserta ha vissuto in passato momenti di notevole importanza sia in terminiquantitativi, che qualitativi dando concrete occasioni di reddito alle imprese agricole, tant'è che fino agli inizidegli anni 90 l'allora Consorzio Agrario di Caserta nelle strutture di San Nicola la Strada ammassava fino a100.000 quintali annui.
Dopo un lungo periodo di declino, dovuto alla scomparsa del CAP – unica forma organizzata diaggregazione della produzioni agricole -, ed alla riforma della Politica Agricola Comunitaria dell'inizio deglianni 90, che ha profondamente e negativamente mutato le abitudini colturali degli imprenditori agricoli, ilrinnovato interesse, anche di alcune industrie di trasformazione, verso i prodotti del territorio e il Made inItaly ha risvegliato l'attenzione degli imprenditori agricoli verso questa produzione, anche sulla spinta dellanuova attenzione dei consumatori verso prodotti certificati e tracciati.
Il superamento di tale situazione richiede, pertanto, dei sostanziali cambiamenti di tipo culturale eorganizzativo all'interno della filiera. Tali cambiamenti dovranno coinvolgere tutti gli operatori del settore edin particolare il mondo della commercializzazione e dello stoccaggio.
Infatti, gran parte del grano campano viene ancora stoccato alla rinfusa e non viene sottoposto ad alcuncontrollo qualitativo prima della sua commercializzazione (le uniche analisi che si eseguono riguardanol'umidità e il peso ettolitrico della granella).Pertanto, partite qualitativamente interessanti (elevato colore, buon livello proteico, buone caratteristiche delglutine ecc.) vengono miscelate a partite scadenti con un conseguente deprezzamento complessivo dellagranella. In questo modo non si riescono a soddisfare né le richieste più semplici avanzate da semolieri epastai né quelle più complesse.Il Progetto "valorizzazione del frumento duro prodotto nel casertano" intende affrontare, limitatamente alterritorio casertano, alcune delle problematiche sopra sintetizzate.
In particolare, si propone di aumentare la disponibilità di lotti uniformi di grano duro di qualità attraverso losviluppo di accordi di coltivazione e stoccaggio per varietà di alta qualità; riorganizzare l'offerta a partiredalla stipula di contratti di coltivazione tra le imprese di trasformazione, strutture di stoccaggio e impreseagricole in modo da stabilizzare i prezzi e i ricavi; migliorare il livello qualitativo della materia prima graziealla diffusione di varietà competitive per parametri tecnologici (proteine, glutine, colore); sviluppare interventidi assistenza tecnica miranti a favorire l'ottenimento di elevate rese ad ettaro e a migliorare il livelloqualitativo della granella prodotta (elevato peso ettolitrico, elevato tenore proteico, ecc.).Dopo una lunga serie di incontri con le varie componenti della filiera , comprese le primarie industriedi trasformazione presenti sul territorio campano, Coldiretti Caserta ha raccolto l'interesse delle parti aprodurre accordi di filiera (Imprese cerealicole - strutture di stoccaggio – pastifici) che attraverso l'assistenzatecnica, la formazione e l'utilizzo di un esplicito disciplinare di produzione possano promuovere redditiadeguati alle imprese.

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